lunedì 31 maggio 2010

Come back home

Questa mattina alle 8.35 sono definitivamente atterrato in Sardegna. Ad accogliermi un vento boia e un cielo grigio che rispecchiava e rispecchia perfettamente il mio stato d’animo.


Devo ancora disfare la valigia e rendermi bene conto che questa notte andrò a dormire da solo.
Come al solito è stato un weekend stupendo, reso ancora più bello dall’aver finalmente incontrato questa domenica una persona che speravo di conoscere personalmente da un bel pò…

Questo sabato, come già scritto, siamo andati a visitare uno stupendo parco faunistico a pochi chilometri da Bergamo. Io ero praticamente in estasi, mi sono bloccato tra le altre cose, un quarto d’ora buono davanti alla gabbia dei gufi reali che cercavano di nutrire i piccoli con un topo morto. Alla fine gli stronzi non ne volevano sapere di mangiare e non era il caso di perdere tutta la sera lì.
Stupende le tigri e i leoni bianchi, la pantera, il leopardo, i puma, le voliere con gli uccelli, tutto. Anche stavolta non ce l’ho fatta a non intrufolarmi tra un gruppo di bambini che davano da mangiare ai daini. Ogni due passi era un “guardaaaaaaa *_*” fossi stato in Andrea mi sarei tirato un cazzotto in testa. Bellissime poi le scimmie che si servivano di particolari corridoi sospesi per il parco che mettevano in comunicazione le varie gabbie. Anche lì giustamente dovevo sempre vedere dove iniziavano e dove finivano per essere pienamente soddisfatto. Poco prima di uscire ho preso la mappa per essere sicuro d’aver visto TUTTO, ma mancavano ancora tre o quattro gabbie che giustamente siam tornati indietro a vedere.

Alla sera, dopo esserci sistemati in hotel, siamo usciti con due amiche per una cena a base di carne. Serata stupenda, più le conosco più mi trovo bene, conclusasi al bowling. I due fidanzatini hanno ingaggiato una lotta all’ultimo sangue che mi vedeva vincitore fino al penultimo lancio, quando con uno strike sono stato messo KO. In seguito abbiamo optato per un giretto al lago in un paesello lì vicino. Io ho uno strano rapporto con il lago, nel senso che avrei un misto tra paura e nonsocosa dovessi mai farci il bagno. Anche se mi è stata ripetuta mille volte la storia del ricambio d’acqua tramite immissario ed emissario, lo vedo come un luogo chiuso e stagnante. Poi dai laghi ci tirano fuori un botto di gente morta, specialmente in questi ultimi mesi. E fare il bagno tra le carpe i lucci e i persici trota non mi entusiasma più di tanto…Chi lo sa, magari prima o poi riescono a buttarmici dentro.

Domenica dopo una mattinata di shopping e un pranzo al centro commerciale ci siamo recati al luogo dell’incontro. Mentre percorrevo l’autostrada ero tesissimo e molto emozionato. Ogni cartello che indicava il tempo di percorrenza rimanente era un colpo al cuore, ogni chilometro che il navigatore perdeva una fonte d’ansia incredibile. Ero estremamente felice ma agitato. Andrea pareva la persona più tranquilla, calma e rilassata del mondo, beato lui. Appena arrivati in città volevo quasi morire. Che poi sono un pirla, perché sapevo che tanto in ogni caso non poteva andare male.
Arriviamo al semaforo che precede la via stabilita ed eccolo lì, maglietta arancione, jeans e immancabili occhiali da sole. Io tipo i bambini indico e grido “eccoloooo”.
Ale223 (diamo a Cesare quel che è di Cesare) sorride e si piazza scherzosamente di fronte alla macchina. Il tempo di salutarci, scambiare due battute e ci porta a vedere un pò la città.
Abbiamo parlato per qualche oretta buona ma il tempo è come se fosse volato, pareva di conoscerci tutti e tre da sempre. Un pomeriggio veramente bello, anche a detta di Andrea, felice come il sottoscritto di averlo finalmente potuto conoscere di persona.

Verso le 22.30 cena veloce al Mc, perché adoriamo mangiar sano e poi già tempo di rifare le valigie e andare a dormire. La sveglia implacabile ci ha buttati giù questa mattina alle 5.30. Non mi dilungo su come son stato questi giorni, su come sto ora, sono undici mesi che va avanti così e non vedo l’ora di abolire sta cazzo di distanza che ci separa.

Per quanto non ce ne sia comunque bisogno, ogni volta è l’ennesima conferma che è lui la persona giusta, quella che ti fa mettere la testa a posto, che vedi al tuo fianco quando pensi al futuro, quella con cui fare progetti a lungo termine, quella con cui riesci a stare bene sempre, non perché ogni volta faccia qualcosa in particolare ma perché basta che tu sappia di averla sempre vicino.

Ora si ricomincia con un nuovo conto alla rovescia…e già mi manca davvero tanto…

Gigi

sabato 29 maggio 2010

Un saluto da quel di Bergamo

Ieri son partito praticamente di corsa, tanto che come un pirla ho scordato pure di caricare il cellulare. Attualmente non mi viene in mente di aver dimenticato altro, ma conoscendomi prima o poi qualcosa salterà fuori.
Sto weekend sarà troppo breve, già me lo sento...In ogni caso, mò si va al parco a vedere gli animali! Regredirò all'età di cinque anni...

Va bene, buon fine settimana a tutti...che quello mi ha appena detto "Amo, va che pago eh!"

Stacco blogghe..

Gigi

venerdì 28 maggio 2010

28 Maggio... l'iPad arriva in Italia

Da oggi anche gli apple maniaci italiani hanno la possibilita' di acquistare il loro iPad... ma chi sara' stato il primo ad acquistarlo tra i miei amici? In verita' vi dico che qualche nome io ce l'avrei ahahah vabbe' a loro auguro buon divertimento con il nuovo gioiellino targato Apple.

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giovedì 27 maggio 2010

…il cellulare dell’alunno.



Giusto due OT

1) La ryanair ha provveduto a saldare il costo del volo annullato a causa del vulcano islandese.

2) La farmacia vicino casa segnava 30°. Voglio morire.


Gigi

Il cellulare della professoressa e…



Gigi

mercoledì 26 maggio 2010

L’arte del procrastinare…

Non credevo esistessero i Booktrailer. Cosa sono? Guardate un pò questo…


Non è venuta anche a voi voglia di comprarlo? E gli esami si avvicinano…Olé.

Gigi

martedì 25 maggio 2010

Lega Nord a Cagliari, quello che si meritano.

Questa domenica davanti al Bastione di Saint Remy a Cagliari, per la prima volta la Lega Nord ha tenuto un comizio elettorale in Sardegna prima delle votazioni delle prossima settimana. Inutile dire che fortunatamente l’accoglienza non è stata delle migliori, con decine di persone inferocite che urlavano e sbraitavano. A rimetterci la faccia in prima persona è stato il Ministro Castelli, che quando ha tentato di spiegare in che modo il federalismo fiscale possa in un certo senso ottenere i risultati ai quali hanno aspirato i grandi padri del Sardismo, è stato subissato di fischi e di cori inneggianti alla sua dipartita dalla Sardegna.

Qui sotto alcuni video (da notare quanto siano più i contestatori che le persone effettivamente accorse ad ascoltare il comizio).


Il primo è una sorta di riassunto dei TG locali:






Gigi

lunedì 24 maggio 2010

Un anno fa. Dallo schermo del PC al Cellulare.

(0.05) GiGi:
Minkia già mezzanotte...

(0.06) !!! Andrea !!!:
Ma se vai sempre a dormire alle 3-4

(0.08) GiGi:
Si però son connesso con la wind a ore e devo tenerle sotto controllo perché se le finisco poi mi attacco
!

0.08) !!! Andrea !!!:
Ah ecco…stacchi???

(0.09) GiGi:
Eh si...tra pochissimo...tu che farai?

(0.10) !!! Andrea !!!:
Boh me ne andrò a letto... se poi vuoi chiacchierare ci sentiamo per
mex


(0.11) GiGi:
Si si, appena stacco tanto cambio scheda...

(0.11) !!! Andrea !!!:
Senti te l'ho già chiesto una volta ma non ho ricevuto risposta... ma se ci sentissimo una volta al telefono...abbiamo chattato tanto tanto e non so che voce hai…

(0.13) GiGi:
per me va benissimo...

anche se ho un accento che non ti dico!


(0.14) !!! Andrea !!!:
Vabbè te hai l'accento sardo, io piemontese che tende al milanese

(0.14) GiGi:
Ma è figo l'accento del nord!

(0.15) !!! Andrea !!!:
Mah… dipende…ma poi, chissene, grave acuto o circonflesso!!!!

(0.20) GiGi:
Circonflesso...sembra una bella posizione

(0.20) !!! Andrea !!!:
Si ma ce ne sono di migliori

(0.20) GiGi:
Pronto a farle tutte con te...magari iniziando dalle basi...


[…]

Andrea:
No scemo, non sono rimasto deluso, anzi è stato bello sentire la tua voce. Anche se era solo un’impressione sembrava di averti più vicino…
[…]


Andrea:
So già che se ti vedo poi sarà un casino, ma chi se ne frega, nella vita bisogna viversele le cose.
[…]
Andrea:
E ti potrei fare la stessa domanda…Non so Giò, non mi è mai capitato di pensare certe cose…ma quando parlo con te sembra tutto diverso…
[…]
Andrea:
Non so Giò…ora mi prenderai per scemo e magari scappi a gambe levate…ma se va bene…boh…non so ma io ci proverei…sembri troppo perfetto per vederti una volta sola.
[…]
Andrea:
Mi fa piacere sentirtelo dire, anche perché se adesso sono al settimo cielo quando ti sento, immagino dopo che ti avrò visto!
[…]
Andrea:
Mi sono accorto di essere sempre stato un pò troppo superficiale…non avrei mai pensato di poter stare con una persona così lontana…ma tu mi stai lentamente facendo cambiare idea…

Gigi

Beckham in Afghanistan

Ma Beckham tra i militari inglesi cosa ci va a fare? Ok, lo so', tra i militari ci sono anche le donne... e vabbe' forse ci e' andato perche' gli piace la donna in divisa :)










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domenica 23 maggio 2010

Chi disprezza compra…

Ahimé, dopo il precedente video di Gemmadelsud, ho scoperto che la succitata ragazza ha completamente rinnovato il suo canale Youtube, aggiungendo nuove esibizioni e replicandone altre nel giro di pochissimi giorni. Non contenta dello scempio, lancia addirittura un tutorial per spiegare i suoi segreti di bellezza (come se Valentino Rossi fosse promotore di una campagna contro l’evasione fiscale) e risponde agli insulti che ingiustamente le sono piovuto addosso attraverso incredibili paragoni col suo mito “Ledi Goga”. Mica lei nel privato esce con le lattine di fanta in testa…NO PEGGIO!

Se avete voglia, o semplicemente un cazzo da fare, come il sottoscritto, pigliatevi sti due video va.





Gigi

Io che canto…

Complicated di Avril Lavigne. No no, non proprio io…nuovo video per una delle grandi scoperte targate Blog In Pillole, torna gemmadelsud con un’esibizione a dir poco FAVOLOSA!



Cei aut, ua iu ellin for, lei beck it’s a en bifor…

Beh dai, tutto sommato una cosa su tutte l’ha capita:
E’ bene che si nasconda. Forse un paio di occhiali da sole sono comunque troppo poco.

Gigi

P.S. Sambadi èè, raurerino èls, iu uoc in iu beck, laik iu chen relèèè, iuraccia bi cul, you look like a fool to meeee (e almeno una porco giuda!)

sabato 22 maggio 2010

Se questo è l’uomo…


…più bello del mondo, siamo messi tutti un po’ male.
Incoronato a Marzo vincitore tra ben 73 candidati provenienti da ogni parte del mondo, il suo nome è Kamal Orlando Ibrahim e si è presentato al concorso con la fascia di Mr Irlanda. Ventiquattro anni, padre nigeriano e madre irlandese è il primo Mister Mondo di colore. Insomma, un altro giovane bello e abbronzato. Al secondo posto s’è piazzato Mister Repubblica Ceca


O Cieca, come la giuria che ha votato sti due disperati, e al terzo posto, in un podio che più disastroso non si può, s’è classificato Mister Nigeria, ovvero lui:

Cioè, non vorrei infierire sulla giuria di incompetenti che li ha eletti i tre uomini più belli del 2010, ma scorrendo giustoperdoveredicronaca la lista dei 73 partecipanti, ho trovato più di qualcuno che meritava la prima posizione al posto di Ronaldo, Andrew Howe, Arnold Vosloo de “La Mummia” Kamal Orlando Ibrahim.

Vogliamo parlare di Mister Svezia?


O di Mister Brasile?

O di Mister Spagna?

O del rappresentante Italiano?

E voi quale preferite? rrrrrrco giuda quanto sono fighi.

Gigi

L'iPad, una rivoluzione?


Ma se compro un iPad mi danno anche il bel biondino del video? A parte questa piccola distrazione, ma cosa ne pensate di questo nuovo oggetto della Apple? Solo un nuovo accessorio cool da portare in giro per farsi osservare o un oggetto veramente utile per leggere libri, giornali, fumetti, video, navigare in internet mentre si viaggia, etc. etc.??

Sinceramente sono molto titubante se acquistarlo o meno, pero' non vi nascondo che sono molto tentato. Sono soldi spesi male secondo voi?

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venerdì 21 maggio 2010

Passano Prayers for Bobby e Philadelphia. Ecco l’elenco definitivo dei dieci film più votati dai lettori di Blog in Pillole.


Vittoria piuttosto netta, per il film Prayers for Bobby, suggerito non moltissimo tempo fa anche da Blog al Quadrato. Purtroppo non ho ancora avuto il piacere di vederlo a causa della connessione, ma in pratica ho compromesso il finale leggendo recensioni di persone che dovrebbero limitarsi a compilare liste della spesa. Se avete bisogno di leggere la trama come input per la sua visione, leggete la recensione di Alessandro o il breve riassunto qui sotto, tratto da MoviePlayer.it.

“La vera storia di Mary Griffith, una donna estremamente religiosa, che allevò i suoi figli secondo gli insegnamenti della Chiesa Presbiteriana. Quando suo figlio Bobby rivela a suo fratello maggiore che potrebbe essere gay, e lei lo viene a sapere, le vite dei componenti della sua famiglia cambieranno radicalmente. Mentre il padre di Bobby e le sorelle del ragazzo, pian piano iniziano ad accettare la sua omosessualità, Mary è convinta che Dio possa curare quello che considera il suo 'peccato' e convince Bobby ad avvicinarsi alla Chiesa ed alle sue attività…”


E ora diamo il via all’ultimo sondaggio, quello che decreterà in assoluto il film che trionferà questa maratona composta da 50 titoli. Ecco l’elenco dei dieci film vincitori di ogni manche, il sondaggio come al solito si trova nella barra laterale sinistra del blog.

Crazy – Canada 2005 - Jean-Marc Vallée
I segreti di Brokeback Mountain – USA 2005 – Ang Lee
Shelter – USA 2007 - Jonah Markowitz
Latter Days, inguaribili romantici – USA 2003 - C. Jay Cox
All over the guy – USA 2002 - Julie Davis
Una casa alla fine del mondo – USA 2004 - Michael Mayer
Quasi niente – Belgio/Francia 2001 - Sébastien Lifshitz
La mala educaciòn – Spagna 2004 – Pedro Almodovar
Prayers for bobby. Usa 2009 Russel Mulchay
Philadelphia USA – 1993 Jonathan Demme

Gigi

giovedì 20 maggio 2010

E per gli amici baresi…hip hip…!

Tanti ogni giorno sono gli accessi registrati da quel di Bari e finalmente è arrivata l’occasione di festeggiare, stappando bottiglie di champagne e guardando questo stupendo video.



E’ incredibile quanto la cadenza e qualche volta addirittura certi termini, somiglino così tanto alla parlata sarda. Non credo sia questo il caso specifico, però parlando con baresi DOC è una cosa che ho avuto modo di notare…

Gigi

Un anno fa…la consapevolezza della distanza.

MAGGIO 2009

(1.10) !!! ANDREA !!!:
…Son sincero, felice di aver palesemente flirtato con te ieri sera...


(1.11) GiGi:


…Credo si sia capito che piaccia anche a me flirtare con te....

(1.13) !!! ANDREA !!!:
Sai cosa…è che son realista e son sincero…ci ho pensato...il problema è che sarà molto probabile che continueremo solo a flirtare e basta…

(1.15) GiGi:
Si se mettiamo in conto tutti gli aspetti è ovvio...mi dispiace perchè mi sarebbe piaciuto approfondire dal vivo, ora al di là delle battute, per uscire un pò insieme, vedere se ci si piace...abitando io su un isola e tu nel resto del continente è troppo difficile...Tuuuuuuttavia, flirtare non mi dispiace, anzi...basta farlo tenendo presenti le cose dette prima...

(1.17) !!! ANDREA !!!:
Beh magari una storia risulterebbe difficile, soprattutto ora... però mò se sto aereo per Orio al Serio costa cosi poco…

(1.18) !!! ANDREA !!!:
Ovviamente scherzo… :)
No, non è vero... non scherzo!!!

(1.19) GiGi:
La prossima volta prenoto, non mi frega niente...alla fine 5 euro...

a quest'ora avrei avuto il biglietto e chissenefrega se non andavo…

(1.19) !!! ANDREA !!!
Se mai lo farai non posso dire che la cosa non mi faccia felice.

(1.20) GiGi:
Comunque ho sempre paura degli incontri dal vivo...

nel senso che si,
ci siamo visti, ma potrei non essere come ti aspetti.

(1.21) !!! ANDREA !!!:
E viceversa…

(1.22) GiGi:
mmmh no...se uno mi ispira, come te, difficilmente cambio idea...

(1.22) !!! ANDREA !!!:
Beh allora non capisco perché non possa valere la stessa cosa per me

(1.23) GiGi:
Son sempre portato a mettere le mani avanti per evitare delusioni...tipo così dopo potrei dire "te l'avevo detto!"

(1.24) !!! ANDREA !!!:
Boh allora in generale concordo con te, nel caso specifico no perché al di la del fisico c'è anche il fatto che comunque mi trovo bene a parlare con te… che può sembrar poco ma non lo è…

(1.25) GiGi:
Perfetto...sempre per infilare il dito (nella piaga), sta cazzo di lontananza sto cominciando ad odiarla. Quando vado d'accordo con qualcuno e vorrei poter uscire con lui, abita sempre oltre il mare…

(1.26) !!! ANDREA !!!:
E diciamo che posso immaginare che a te capiti più spesso di quanto possa capitare a me :)


guarda che a Milano c'è lavoro....trasferisciti!

(1.27) GiGi:
Quali sono le vie dove ci si prostituisce?


Gigi

mercoledì 19 maggio 2010

Primo passo: Chiedere la tesi.


Già, una stronzata per molti, una vera e propria paura per il sottoscritto. Paura di domande troppo specifiche sull’argomento da trattare, paura di fare figure barbine al primo incontro, paura che il professore non accetti perché magari troppo impegnato, paura di vedermi appioppate tesi sulle quali non vorrei mai nella vita lavorare, come appunto successe col vecchio professore col quale chiesi la tesi che per ovvi motivi ho abbandonato praticamente subito, tra l’altro intascandomi un libro che mi aveva gentilmente prestato. E va beh, speriamo non sia in commissione di laurea!
Ieri mattina dopo una notte completamente insonne, complice una serie di sensi di colpa e un libro sulle torture nei lager nazisti (non propriamente una lettura tranquilla) mi reco in facoltà. Il professore è puntualissimo, me lo ricordavo molto più austero. Con casco alla mano, taglio giovanile e giacchetta con i jeans incute decisamente meno timore. Entro nel suo studio, mi fa sedere e mi chiede le mie preferenze riguardo la tesi e le motivazioni per le quali ho scelto un argomento di tipo antropologico. Cerco di rispondere senza a mio parere essere per nulla incisivo e convincente. Soprassiede e continua a farmi domande. Mi chiede se ho impegni dopo il colloquio. Lo guardo un pò stupito e dico no. Lui continua “lo sa cosa c’è dopo?” Io scuoto la testa mentre inizio a sentire le prime vampate di calore.
“E’ la settimana della mobilitazione contro i decreti Gelmini, non ne sapeva niente?”
“Ehm…no…”
“Ma scusi, lei li legge i quotidiani?”
Lancio una fune, pianto dei dardi sul cristallo, ma lo specchio sul quale cerco di arrampicarmi sembra insormontabile.
“Certo, guardo la prima pagina su internet, se l’articolo mi interessa poi me lo vado a cercare”.
“E non ha sentito nulla circa la mobilitazione? Scusi se mi permetto eh, poi ognuno è libero di guardare ciò che vuole, dal grande fratello alla pupa e il secchione alle soubrette mezze nude…”
Belllaaa, dopo nemmeno dieci minuti di colloquio mi ha praticamente etichettato come un pirla, ammorbato dalla tv, ignorante e che non legge i giornali. Finisco di arrossire e di biascicare parole a casaccio finché non mi interrompe con un “torniamo a noi”.
Mi stampa alcuni fogli, mi da indicazioni generali su come va impostata la tesi, mi consiglia alcune letture e mi fornisce utili motori di ricerca on line che devo ancora capire come si usano.
Detto questo, ora almeno ho qualcosa su cui lavorare…il traguardo sembra un pochino meno lontano…

Gigi

martedì 18 maggio 2010

Bandiere a mezz'asta



In Afghanistan si e' in guerra e in guerra si muore. Ieri sono caduti altri due giovani che hanno scelto di indossare l'uniforme mettendo in conto il rischio della morte. E la morte li ha tolti agli affetti dei loro cari.

Sara' giusta o ingiusta questa fottutissima guerra, ma il dramma e' che la vita di due ragazzi e' stata spezzata negandogli qualsiasi futuro. Era un rischio che correvano e la sorte gli e' stata avversa.

Vedere due bare avvolte dal tricolore fa uno strano effetto specialmente quando si inizia a pensare che in quelle bare ci sono delle persone che pochi minuti prima ridevano, scherzavano, pensavano al rientro in patria, avevano una vita piena di aspettative. Ed e' proprio in questi momenti che ci si chiede se ha senso morire per un paese che non conosce il valore della vita.

Ciao a Luigi e Massimiliano.

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Ci risiamo…

Poco più di un mese fa ho letteralmente buttato un intero pomeriggio per sistemare il pc infestato da virus maledetti e da un pò di giorni a questa parte mi ritrovo nuovamente a battagliarci sopra come un ossesso.
Prima le mail a tutti i contatti del mio MSN che incitavano i destinatari all’utilizzo del viagra.
Poi Explorer che si apriva così, alla cazzo, su decine di pagine pubblicitarie disturbando di fatto la navigazione.
Infine, ieri, il colpo di grazia. Riavvio improvviso del sistema e comparsa sul desktop di questo sinistro messaggio
:

infected
Che poi la cosa carina è che lo sfondo a volte cambia colore. Ieri era Blu.
Va beh va…forse è il caso che ci perda un’altra serata a formattare…

Gigi

lunedì 17 maggio 2010

Qualcuno s’è fatto male davvero…

Buon Lunedì a tutti, iniziamo sta settimana con due risate va, prima che ci etichettino come blog EMO. Già Kost pare un bel rappresentante di categoria :)



P.s.
Vi aggiorno con due pillole che non c’entrano nulla col post.

1) L’Alitalia ha già provveduto al rimborso del volo annullato a causa del vulcano. La Ryanair ha mandato una mail nella quale si scusava per il ritardo, ma visto il casino provocato dalla nube ci sarebbe voluto più tempo del previsto (Da 5 a 7 giorni che erano, son diventati 30).

2) Domani mattina a un orario indicibile andrò a parlare col professore riguardo un’ipotetica tesi di Laurea, speriamo vada tutto bene.

Gigi

domenica 16 maggio 2010

Scary Maze, il ritorno

Avevo già parlato, credo l’anno scorso, inqualchepostcheoranontrovo, delle reazioni suscitate dal giochino del web postato qui sotto.




Credo d’aver passato una serata intera a spulciarle tutte fino ad individuare le migliori. Si, povero pirla, lo so. Ma fortunatamente non sono stato il solo, un’anima pia ne ha raccolte ben 68 in sei minuti o poco più, per cui ora godetevi questo video capolavoro.



Un po’ mi manca non piangere più dopo uno spavento, era così bello farsi consolare…

Gigi

Malinconia…

Mi manca la vita con i miei ex coinquilini.

Mi mancano i fogli appesi alla porta della mia camera dal burlone di turno, raffiguranti teschi e minacce di morte.
Mi manca spettegolare sul quarentenne scassacazzo, sporco e insopportabile.
Mi mancano le interminabili partite di Poker, Risiko e Scarabeo.
Mi manca andare in doccia e non vedere assolutamente nulla, avvolto dal vapore di chi si è lavato prima di me.
Mi manca preparare una carbonara per quattro e fare a gara per chi apre per primo il pacco di pasta.


Mi manca gridare da una parete all’altra per chiedere qualsiasi o cosa o solo per insultare qualcuno.
Mi manca ridere e scherzare di fronte alla XBox fino alle cinque del mattino mentre si gioca a Pro Evolution Soccer.
Mi manca la signora del piano di sopra, le sue biglie che cadono ad ogni ora, i suoi passi poco felpati mentre rincorre il gatto, le sue grida disperate all’arrivo del dottore.
Mi manca ritrovarmi alle due di notte in cucina a mangiare pane e nutella prima di dormire.
Mi manca il mio angolo verde sul balcone, nel quale coltivavo, a detta loro, un’infinità di simboli fallici.
Mi mancano le serate passate a cazzeggiare col karaoke o quelle devastanti (soprattutto per la casa) passate a calciare una pallina di carta nel corridoio.
Mi mancano i nostri rimedi antiscarafaggi, con le pentole d’acqua bollente gettate dalla finestra o il cartone infilato sotto le porte.
Mi manca anche quel maledetto gatto nero del condominio che per un pò di volte ho beccato sul mio letto.
Mi manca andare al supermercato con loro e trovare, mentre svuoto il carrello, pacchi di assorbenti, reggiseni e oggetti improbabili che mai nessuno comprerebbe.
Mi mancano le stupidate, come un pinguino sul carrello o Biancaneve sommersa da bottiglie di acqua e detersivo.

211020081553
260520081314
Mi mancano le serate film e pop corn.
Mi manca pagare l’affitto dalla padrona di casa e far di tutto per evitare di riderle in faccia quando ci propina le sue incredibili teorie su Bin Laden e sui talebani a Cagliari.
Mi mancano le sessioni d’esame durante le quali ci sostenevamo a vicenda o trovavamo sempre un modo per non studiare.
Mi mancano le maialate, i rutti a tavola, lo strusciarsi per gioco in cucina a causa del poco spazio.
Mi manca commentare gli ospiti del Bed and Breakfast di fronte.
Mi mancano i messaggi del tipo “posso prenderti un po’ di pane?”
Mi manca giocare a tetris dentro il freezer per far stare le cose di cinque persone.
Mi mancano le discussioni, le minacce di pestaggi e le scuse che puntualmente arrivavano il giorno dopo.
Mi mancano le ubriacature tutti insieme e le tappe in macchina prima di rientrare a casa per far vomitare prima uno, poi l’altro, poi l’altro ancora.
Mi manca l’intrecciarsi delle nostre vite, il raccontarci giorno per giorno cosa ci succede, dalle piccole stronzate alle cose importanti.

Mi manca la vita da studente, quello vero, quello che cazzeggia perché tanto ha tempo, quello che prima si diverte e poi studia, quello che si consola perché tanto a casa “anche gli altri son messi male come lui”.

E va beh…prendiamone atto e mettiamo la testa a posto.

Gigi

sabato 15 maggio 2010

Due settimane…


Archiviata la pessima esperienza nube vulcanica è già tempo di ripartire. Dal 28 al 31 Maggio sarò ancora su al Nord, varie sfighe permettendo. Inutile dire che non vedo l’ora passino questi 14 giorni che mi separano dall’approdo sul continente, perché si, in effetti Bergamo mi manca…

E’ una città così accogliente, così calda, così ricca di storia e di monumenti, così easy e alla mano. Peccato non fare mai in tempo a vistare la Bergamo alta, non riuscire mai a fare il tragitto con la funicolare, non visitare quei quartieri antichi, quel centro storico cinto da mura, quei bastioni che in passato la rendevano una fortezza inespugnabile, le sue chiese, la Torre Civica che ogni notte alle 22 scocca 100 colpi, il meraviglioso Duomo con annesso Battistero e tutte quelle piazze sulle quali si affacciano vecchie casette caratteristiche e musei…

eeeeeeh si (sospiro malinconico)…ma che cazzo, ho tempo di fare il turista.
Bergamo, dammi quattro pareti che dal 28 al 31 SI TROMBAAAAA!



Volgare lo so. A tratti anche arrapato.

Gigi

venerdì 14 maggio 2010

Perché?



Cioè, già la figa esteticamente parlando non è che sia proprio tanto armoniosa come un bel pisello, che bisogno c’è di incastonarla tra fasci spropositati di muscolatura?


De gustibus, come si suol dire…

Gigi

Pensieri e canzoni

Maggio 2001.

Nel pieno della mia adolescenza non mi ero mai sentito così solo. A casa i miei litigavano praticamente ogni giorno, a volte a causa mia, a volte per questioni loro.
A scuola andavo bene, mancavano solo le ultime interrogazioni e gli ultimi compiti in classe in vista del voto di fine anno. Dovevo solo recuperare matematica per evitare il debito, come avrei fatto ogni anno da lì alla fine del liceo.
Gli amici iniziavano a diventare fondamentali. Quelle che erano amicizie obbligate dal contesto scolastico stavano pian piano diventando solidi rapporti.
In amore sfioravo il disastro completo. Sentivo in corpo due persone diverse. Una mi spaventava, l’altra mi consentiva di vivere decentemente. Scelsi la via della decenza e m

i feci piacere la mia migliore amica. Si, una sera, freddamente, mentre riflettevo, decisi che era la scelta più ovvia. Poi col tempo mi sarei innamorato seriamente.
Glielo comunicai. “Non voglio rovinare il nostro rapporto”. Che cazzo mi aspettavo in effetti.
Il sesso mi faceva una paura boia. Di giorno fingevo di provare attrazione per tette o fighe, di notte, quando i miei andavano a dormire, mi riappropriavo di me stesso e frequentavo siti e chat gay. Conobbi i primi ragazzi, non mi è mai stato troppo difficile rimorchiare sul web. Quando mi chiedevano il numero di telefono passavo al successivo, perché col numero non si sa mai, avrebbero potuto fare ricerche e risalire alla mia identità. Qualcuno, più simpatico di altri, riuscì a passare alla fase “brevi messaggi di testo”, che purtroppo si concludeva ogni volta con un nulla di fatto. Ero uno stronzo. Sparivo all’improvviso senza rispondere più, mi inventavo litigi assurdi, giocavo e fingevo di fantasticare su appuntamenti che mai ci sarebbero stati. E anche quando finalmente ci furono, feci in modo più di una volta di non farli durare oltre la prima uscita. E se malauguratamente incontravo per strada lo scaricato di turno, fingevo di non vederlo.

Quell’estate, un pomeriggio come tanti, mentre stravaccato sul divano facevo la solita merenda passò su MTV questo video:



Rapito dall’azzurro degli occhi del bel Mark Hoppus, procurai in men che non si dica l’album che conteneva il singolo. Fu la prima musicassetta, se escludiamo quelle di Cristina D’Avena, della quale conoscevo a memoria tutte le tracce e la loro esatta posizione.

Fu una sorta di amore a primo ascolto. Una cosa che non è più ricapitata da nove anni a questa parte. Nemmeno quando quell’estate uscì un altro album dei Blink, Take off your pants and jacket, impregnato dei ricordi di tutta la mia adolescenza.

Quando parte l’intro di What’s my age again mi sento incredibilmente bene. E’ una canzone alla quale associo contemporaneamente tutti i ricordi più belli e quelli più brutti. Ci ho messo dentro la voglia di reagire a una situazione che stava diventando soffocante, un desiderio di libertà che mi angosciava praticamente ogni giorno, la voglia di sentirmi veramente qualcuno, di non stare ai margini di un gruppo d’amici ma di diventarne colonna portante, voglia di ribellarmi alla vita da sfigato di giorno e puttana virtuale di notte. Non so in che maniera contribuì la carica datami da questo tipo di musica. Sicuramente mi indusse a riflettere, a spingere per cambiare qualcosa.

E nel corso degli anni la situazione è rimasta praticamente invariata.
Dal walkman al lettore CD fino al lettore mp3 ho sempre portato con me What’s my age again.

La prima volta in discoteca, la prima volta che ho marinato la scuola col mio migliore amico, la prima volta che con quest’ultimo ho fatto autostop, la prima volta che ho preso un treno all’insaputa dei miei, la prima notte a Cagliari lontano da casa, la prima volta che ho conosciuto di persona un ragazzo rimorchiato su internet, la prima volta che ho fatto l’amore, la prima volta che ho pianto per essere stato lasciato, la prima volta che mi sono ubriacato, la prima volta che sono andato in vacanza con una ciurma di amici, la prima volta che ho campeggiato, la prima volta che ho incontrato Andrea e anche l’ultima, sulla nave che mi riportava in Sardegna.

E’ incredibile come in due minuti e ventisette secondi possano scorrere così tanti pensieri…

Gigi

giovedì 13 maggio 2010

Passano Latter Days e Una Casa Alla Fine Del Mondo.



Battute finali per il nostro mega sondaggione lanciato circa un mese fa, in arrivo oggi gli ultimi dieci film votabili, in attesa della mega finale che incoronerà il titolo preferito dai lettori di Blog in Pillole.


Vittoria anche quella di oggi abbastanza scontata, per un film dove il romanticismo la fa da padrone.

Da Wikipedia:

“Christian ha vent'anni, un fisico costruito in palestra e sempre tanta voglia di divertirsi. Lavora come cameriere in un ristorante con alcuni suoi amici e passa le serate in modo un po’ frivolo ed edonistico fra la discoteca e il letto, nel quale non si risparmia in incontri occasionali. Un giorno, per un bizzarro scherzo del destino, un gruppo di missionari Mormoni si trasferisce nel suo stesso complesso residenziale e lì avviene l'incontro con il coetaneo Aaron. Chris inizia a corteggiare il ragazzo per una scommessa fatta con i suoi amici del ristorante, ma proprio nell'istante in cui lui e Aaron si baciano, vengono scoperti dai compagni Mormoni: Aaron viene rispedito a casa; Christian si rende conto in quel momento dei sentimenti che prova per il ragazzo, mai provati in precedenza.”

Aggiungo, i due protagonisti sono due fighi da paura e memorabile resta la scena in cui passano una notte intera a letto, in una sorta di vedo non vedo estremamente erotico.

Ecco il trailer in Italiano:



Infine come al solito ecco la lista degli ultimi dieci film votabili nel sondaggio qui a lato. Anche per quest’ultima tornata gareggiano pezzi da novanta.

Beautiful thing – UK 1996 - Hettie MacDonald
Shortbus – USA 2006 - John Cameron Mitchell
Mine Vaganti – Italia 2010 – Ferzan Ozpetek
Prayers for Bobby – USA 2009 – Russel Mulchay
Le Fate Ignoranti – Italia 2006 – Ferzan Ozpetek
Philadelphia – USA 1993 – Jonathan Demme
O Fantasma – Portogallo 2000 - João Pedro Rodrigues
L’altra metà dell’amore – Canada 2001 – Léa Pool
Boys don’t cry - USA 1999 - Kimberly Peirce
Saturno Contro - Italia 2007 – Ferzan Ozpetek

Gigi

mercoledì 12 maggio 2010

Cagliari, monumenti aperti, ultima tornata.

Consapevoli del fatto che l’orto botanico meriterà di sicuro una visita a parte, vista l’immensità del posto, decidiamo di recarci lì vicino alla villa di Tigellio, poeta latino vissuto in Sardegna tra il I secolo a.C. e il II secolo d.C. citato in alcune lettere di Cicerone e descritto minuziosamente da Orazio. In realtà il termine “villa” non è propriamente corretto, poiché a seguito di successivi scavi si scoprì che si trattava di un complesso abitativo comprendente almeno altre tre case, tutte isolate dall’esterno tramite una piccola cinta muraria e che prendevano aria e luce esclusivamente dai cortili interni.

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Dopo la pausa gelato abbiamo optato per la visita della chiesa di San Pancrazio, attratti soprattutto dalla Cripta sottostante. La chiesa fu costruita intorno al 1600 e solo dopo alcuni lavori di restauro negli anni 80 fu appunto scoperta la cripta, fatta costruire per ospitare le spoglie dei cittadini poveri del quartiere, dalla confraternita del Santissimo Crocifisso dell’Orazione e della Morte.
DSC00392 DSC00389 DSC00390Le pareti sono decorate con il carbone. La raffigurazione classica della morte si trova sul soffitto, nella falce che tiene in mano c’è scritto “Nemini Parco” ovvero, “Non risparmio nessuno”.

Dopo la chiesa di San Pancrazio siamo andati a visitare la famosissima torre dell’Elefante che insieme ad altre tre torri, di San Pancrazio e del Leone (rinominata dell’Aquila, dopo esser stata distrutta nel 1700) formava la cinta muraria del castello della città di Cagliari. Edificata nel 1300 circa, è alta 35 metri e prende il nome da una piccola statua di un elefante posta su una mensola in uno dei lati della torre. Le scale per salire fino in cima sono estremamente ripide, tanto da essere sconsigliate a chi soffre di vertigini, onde evitare poi scene come quelle che abbiamo visto noi, di persone prese dal panico che per fare due passi per scendere giù ci mettevano anni. Come potete notare solo il lato della torre che dava verso l’esterno era costruito in pietra, con le feritoie dalle quali i soldati tiravano frecce, pietre e olio bollente contro i nemici, mentre la parte che dava verso l’interno era interamente in legno.

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Dopo la torre dell’elefante, incuriositi, ci siamo recati alla casa massonica più importante di Cagliari. Purtroppo al suo interno era severamente vietato scattare fotografie. Ci sono stati fatti visitare i vari ambienti della casa, con raffigurazioni e fotografie dei più importanti Massoni, vedi Mozart, Garibaldi e Mazzini, e infine ci hanno fatto sedere nel salone utilizzato per le riunioni. Le domande a quel punto vertevano principalmente sullo scopo di tale confraternita e sulle varie simbologie utilizzate. I Massoni si riuniscono principalmente per affrontare svariate discussioni, di attualità, di filosofia, di qualsiasi cosa ad esclusione della politica e della religione. Hanno una propria gerarchia, basata su un cammino simbolico che l’uomo dovrebbe percorrere per arrivare alla perfezione. Sono completamente autofinanziati, credono fermamente nella diversità come arricchimento culturale reciproco, combattono l’ignoranza e sono tutti uomini di buoni costumi morali, requisito necessario per poter diventare un massone. Non è dato sapere esattamente cosa si intenda “per buoni costumi morali”, l’unica nota specifica riguarda la fedina penale che deve essere immacolata.

Così termina questo giro turistico per Cagliari che mare a parte, non facevo così bella e ricca di storia. Il problema principale è che quasi tutte le chiese e i monumenti restano chiusi per gran parte del tempo e vengono aperti solo in occasioni come questa, non sfruttando di fatti il grande potenziale che la città possiede. Vi garantisco che c’è ancora tanto da vedere e consiglio a chi ancora non ci fosse mai venuto, di fare tappa a Cagliari, come nel resto della Sardegna, non solo per il bellissimo mare che l’isola offre.

Gigi

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