Come back home
Questa mattina alle 8.35 sono definitivamente atterrato in Sardegna. Ad accogliermi un vento boia e un cielo grigio che rispecchiava e rispecchia perfettamente il mio stato d’animo.
Devo ancora disfare la valigia e rendermi bene conto che questa notte andrò a dormire da solo.
Come al solito è stato un weekend stupendo, reso ancora più bello dall’aver finalmente incontrato questa domenica una persona che speravo di conoscere personalmente da un bel pò…
Questo sabato, come già scritto, siamo andati a visitare uno stupendo parco faunistico a pochi chilometri da Bergamo. Io ero praticamente in estasi, mi sono bloccato tra le altre cose, un quarto d’ora buono davanti alla gabbia dei gufi reali che cercavano di nutrire i piccoli con un topo morto. Alla fine gli stronzi non ne volevano sapere di mangiare e non era il caso di perdere tutta la sera lì.
Stupende le tigri e i leoni bianchi, la pantera, il leopardo, i puma, le voliere con gli uccelli, tutto. Anche stavolta non ce l’ho fatta a non intrufolarmi tra un gruppo di bambini che davano da mangiare ai daini. Ogni due passi era un “guardaaaaaaa *_*” fossi stato in Andrea mi sarei tirato un cazzotto in testa. Bellissime poi le scimmie che si servivano di particolari corridoi sospesi per il parco che mettevano in comunicazione le varie gabbie. Anche lì giustamente dovevo sempre vedere dove iniziavano e dove finivano per essere pienamente soddisfatto. Poco prima di uscire ho preso la mappa per essere sicuro d’aver visto TUTTO, ma mancavano ancora tre o quattro gabbie che giustamente siam tornati indietro a vedere.
Alla sera, dopo esserci sistemati in hotel, siamo usciti con due amiche per una cena a base di carne. Serata stupenda, più le conosco più mi trovo bene, conclusasi al bowling. I due fidanzatini hanno ingaggiato una lotta all’ultimo sangue che mi vedeva vincitore fino al penultimo lancio, quando con uno strike sono stato messo KO. In seguito abbiamo optato per un giretto al lago in un paesello lì vicino. Io ho uno strano rapporto con il lago, nel senso che avrei un misto tra paura e nonsocosa dovessi mai farci il bagno. Anche se mi è stata ripetuta mille volte la storia del ricambio d’acqua tramite immissario ed emissario, lo vedo come un luogo chiuso e stagnante. Poi dai laghi ci tirano fuori un botto di gente morta, specialmente in questi ultimi mesi. E fare il bagno tra le carpe i lucci e i persici trota non mi entusiasma più di tanto…Chi lo sa, magari prima o poi riescono a buttarmici dentro.
Domenica dopo una mattinata di shopping e un pranzo al centro commerciale ci siamo recati al luogo dell’incontro. Mentre percorrevo l’autostrada ero tesissimo e molto emozionato. Ogni cartello che indicava il tempo di percorrenza rimanente era un colpo al cuore, ogni chilometro che il navigatore perdeva una fonte d’ansia incredibile. Ero estremamente felice ma agitato. Andrea pareva la persona più tranquilla, calma e rilassata del mondo, beato lui. Appena arrivati in città volevo quasi morire. Che poi sono un pirla, perché sapevo che tanto in ogni caso non poteva andare male.
Arriviamo al semaforo che precede la via stabilita ed eccolo lì, maglietta arancione, jeans e immancabili occhiali da sole. Io tipo i bambini indico e grido “eccoloooo”.
Ale223 (diamo a Cesare quel che è di Cesare) sorride e si piazza scherzosamente di fronte alla macchina. Il tempo di salutarci, scambiare due battute e ci porta a vedere un pò la città.
Abbiamo parlato per qualche oretta buona ma il tempo è come se fosse volato, pareva di conoscerci tutti e tre da sempre. Un pomeriggio veramente bello, anche a detta di Andrea, felice come il sottoscritto di averlo finalmente potuto conoscere di persona.
Verso le 22.30 cena veloce al Mc, perché adoriamo mangiar sano e poi già tempo di rifare le valigie e andare a dormire. La sveglia implacabile ci ha buttati giù questa mattina alle 5.30. Non mi dilungo su come son stato questi giorni, su come sto ora, sono undici mesi che va avanti così e non vedo l’ora di abolire sta cazzo di distanza che ci separa.
Per quanto non ce ne sia comunque bisogno, ogni volta è l’ennesima conferma che è lui la persona giusta, quella che ti fa mettere la testa a posto, che vedi al tuo fianco quando pensi al futuro, quella con cui fare progetti a lungo termine, quella con cui riesci a stare bene sempre, non perché ogni volta faccia qualcosa in particolare ma perché basta che tu sappia di averla sempre vicino.
Ora si ricomincia con un nuovo conto alla rovescia…e già mi manca davvero tanto…
Gigi