sabato 26 gennaio 2013

Elezioni 2013: questione di programma


Ci siamo ragazzi, abbiamo finalmente la possibilità di dare una sterzata al nostro Paese ed una grossa opportunità di mandare a casa i vecchi politici (non in termini di età anagrafica, ma in termini di anni di presenza nella vita politica italiana). Con le elezioni del 24 e 25 febbraio ci viene data la possibilità di dire basta alla vecchia politica fatta di inciuci ed accordi sottobanco. Dopo un ventennio di strapotere del Popolo delle Libertà, Silvio ritorna sulla scena politica come un verginello la cui unica colpa sembra essere stata quella di dimettersi permettendo a Monti di impoverire gli italiani: la faccia come il culo. Per non dimenticare, vi invito a leggere questo articolo su quello che Berlusconi ha fatto in tutti questi anni visto, che spesso, la memoria è molto corta. E se volete ancora credere alle fandonie che ci racconta e propina su tutte le reti RAI e Mediaset, accomodatevi pure miei cari masochisti, però poi fatemi il piacere di non versare lacrime di coccodrillo quando scoprirete che vi ha preso nuovamente per i fondelli.

Dopo essere caduti così in basso con Berlusconi, non c'era necessità di Monti per risollevare le sorti del nostro Paese, bastava un qualsiasi uomo politico onesto per uscire dal guado di escrementi in cui eravamo finiti. Invece hanno voluto Monti perché molto ben visto in Europa, molto vicino ai poteri finanziari e bancari (non ultimo il salvataggio dell'MPS con i soldi degli italiani). Cos'ha fatto Monti di così eclatante per il nostro Paese? Ha semplicemente portato avanti le politiche economiche del vecchio governo e inserito nuovi balzelli:

  • Iva dal 20 al 21 percento;
  • IMU anticipata dal 2014 al 2012 senza prevedere alcun principio di progressività;
  • riforma del sistema pensionistico in termini peggiorativi per le nuove generazioni;
  • incremento delle accise sui carburanti;
  • aumento dei bolli sui risparmi;
  • introduzione della Tares da aprile 2013;
  • e via discorrendo...!!!
In parole povere: tasse, tasse e ancora tasse. C'era mica bisogno di un professore universitario per fare questo tipo di scelte, probabilmente le avrei proposte pure io come semplice laureato in Economia. Eppure, nonostante Monti non abbia presentato un solo provvedimento che stimolasse veramente la crescita, lo sviluppo e la salvezza del Paese e degli italiani ora ha il coraggio di chiedere la maggioranza del consenso elettorale agli italiani presentandosi come il nuovo quando insieme a lui ci sono personaggi vecchi come Montezemolo, Tronchetti Provera, Borletti Buitoni, Matarrese ed altri del gota dell'alta finanza e dell'imprenditoria. Ci sbarazziamo di un imprenditore che ha messo in ginocchio l'Italia per mettercene al potere altri dieci? Non mi sembra proprio il caso.

Ma allora per chi votare? Perché a votare bisogna andare anche solo per solidarietà con tutti quei studenti Erasmus che non avranno questo diritto a meno che non rientrino in Italia. Votare è un diritto/dovere di ogni singolo cittadino che dev'essere sempre espresso. L'astensionismo è una vigliaccheria bella e buona, si diventa complici di chi va al potere grazie anche alle astensioni di voto.

Archiviato il berlusconismo (almeno si spera) e archiviato anche il periodo montiano, la scelta non può che essere verso la sinistra. Qui troviamo il Partito Democratico con un vecchio politico come Bersani, che pensa di aver vinto già elezioni, ma che ben presto sarà svegliato da una secchiata di acqua gelida. Non mi fido di questo partito, non mi fido per la presenza al suo interno di politici troppo vecchi, troppo bigotti e troppo inclini a facili accordi sottobanco. 

Come alternative, tolto Ingroia che non mi ispira per nulla fiducia e qualche altro micro partito, la scelta si riduce a:
  • Movimento 5 Stelle;
  • Sinistra, Ecologia e Libertà.
Il primo commento che si fa sul M5S è quello di ritenere Grillo un populista, demagogo, capace solo di offendere gli altri, un probabile neofascista visto le sue aperture a Casa Pound. Secondo me nulla di più falso. A parte il fatto che Grillo è la "mascotte" del Movimento, chi andrà al Parlamento sono invece persone normali, donne, giovani scelti dalla comunità internauta che porteranno sicuramente una ventata di novità. Altro commento che sento dire "ma sono inesperti, creeranno solo problemi", è come dire che tutti i "professionisti" della politica che abbiamo avuto fino ad ora hanno fatto solo il bene dell'Italia e che gli italiani stanno una favola grazie a D'Alema, Andreotti, Fini, Berlusconi, Buttiglione, Bindi, Binetti, etc. etc.. Ovviamente io non sono d'accordo minimamente su questi giudizi frettolosi e superficiali che vengono dati sul M5S anche perché disinformati da una stampa avversa a Grillo. Bisognerebbe piuttosto avere il tempo e il coraggio di informarsi con le fonti dirette e non filtrate da giornalisti schierati.

Perché scegliere il M5S? Beh, a me piace molto il loro programma e se riuscissero a fare almeno il 50% di quello che loro propongono io mi sentirei già soddisfatto.


Provate anche voi a leggervi il programma e chiedetevi se è quello che vi interessa, senza farvi guidare da pregiudizi o da giudizi altrui.

Un altro bel programma è quello di SEL:



L'unico dubbio è che il peso di SEL nell'ambito della coalizione di sinistra sarà talmente basso che sarà messo probabilmente all'angolo non riuscendo a portare avanti compiutamente il loro programma.

In estrema sintesi, io sono molto propenso ad un voto di protesta e ad abbracciare il programma elettorale del M5S. Non vi nascondo che i rischi ci sono perché è difficile che Grillo riesca ad ottenere la maggioranza dei voti, però se avrà un forte peso nel Parlamento potrà piantare dei paletti, che gli altri dovranno prendere coscienza. 

La mia scelta politica è dettata anche da due temi importanti che vorrei fossero portati avanti nel prossimo Parlamento: unioni civili  e omofobia. Entrambi, sia M5S sia SEL, hanno nel loro programma le unioni civili. Sull'omofobia è molto più presente SEL che prende una precisa posizione, non si fa cenno invece nel programma del M5S, che si limita ad affermare la parità dei diritti delle persone.

Come mi comporterò? Beh, considerato che al Senato c'è un forte rischio di pareggio a causa sempre dei litigi della sinistra e quindi il rischio serio che Berlusconi possa dettare la propria linea elettorale, io voterò SEL al Senato per permettere quanto meno alla sinistra di avere la maggioranza visto che il M5S al Senato non ha grosse chance. Nell'altro ramo del Parlamento senz'altro darò la fiducia a questo Movimento di giovani che è il M5S alla Camera.

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lunedì 24 dicembre 2012

Buon Natale 2012

da Gigi e MirkoS

domenica 21 ottobre 2012

PaGAGnini


PagaGnini proprio loro, già! con la G di gatto. Non confondiamoci con il pacco di Paganini o con il grande compositore. Loro sono un gruppo di quattro musicisti strepitosi, fantasiosi, comici, esilaranti e bravissimi.


Tutto ebbe inizio con una newsletter arrivatami nella mia casella di posta, si trattava delle solite offerte che ogni tanto intasano la nostra mailbox. C'era un invito a teatro per assistere a questo spettacolo al Teatro Olimpico di Roma ad un prezzo interessante: 10 euro per una poltronissima in platea. Convinco i miei soliti compagni di sventura, Bert, Luca e Valerio (quest'ultimo si rivelerà una sòla perché si fa venire la febbre proprio la sera dello spettacolo) ad andarlo a vedere. Tranne Bert, ma forse all'inizio nemmeno lui, ma tutti gli altri avevano capito che saremmo andati a vedere il ballerino -_-"

Quattro musicisti eccezionali capaci di coinvolgere il pubblico di tutte le età specialmente quelli più piccoli. Bellissime sono state le risate spontanee e gioiose dei bambini in sala che ti contagiavano e ti rapivano in un riso collettivo.


Un perfetto connubio tra musica classica e momenti di sottile umorismo. Dichiarano che "il genio personale di Paganini (stavolta senza la G ndr) è stato un riferimento di particolare importanza durante la creazione di tutto lo spettacolo, non solo nel titolo. Le complesse composizioni del violinista, il carattere spericolato e le sue interpretazioni sorprendentemente talentuose, riflettono lo spirito di PaGAGnini".

E' stata una serata bellissima: spettacolo divertente e compagnia d'eccezione.

Sono al Teatro Olimpico fino al 21 ottobre cioè stasera, quindi siete ancora in tempo per andarli a vedere.

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domenica 26 agosto 2012

Vacanza a Londra #einvece


Non ci crederete, ma io non sono mai stato a Londra. Così come non sono mai stato a Berlino o Barcellona o, peggio ancora, a Mikonos. Sono i tipici viaggi che i ragazzi fanno appena compiuti i 18 anni se non anche prima. Non mancò certamente la voglia né il dinero, mancò invece la compagnia e, poiché a me, pur adorando i viaggi, non piace viaggiare da solo, non li ho mai fatti. 

In primavera arriva un bel invito: perché non andiamo in vacanza a Londra? Ovviamente i miei occhi luccicavano di gioia perché, non solo andavo in un posto che avrei voluto visitare da sempre, ma ci andavo in compagnia di simpatici amici. Giusto il tempo di una settimana o giù di lì e il sogno svanì :( complici le olimpiadi e l'indisponibilità di un posto a prezzi abbordabili per pernottare, ci si orientò così per una vacanza marina in Italia lungo le coste del Salento. A dire il vero non ero molto entusiasta della scelta fondamentalmente perché la vacanza "letto-mare-disco-letto" non mi allietava proprio, però alla fine decisi di aggregarmi pure io, avrei fatto comunque una nuova esperienza.

Mai vacanza fu più bella, intensa, spensierata e piacevole di quella fatta tra le coste e la natura salentina. Appena cinque giorni di vacanza, ma vissuti ogni singolo secondo grazie alla compagnia di Bert, Luca, Marco, Antonio, alle nostre simpatiche guide locali Gianluca e Nico nonché ad una marea di altri ragazzi e ragazze che ho conosciuto durante questo breve periodo. Tanto merito va a Luca che ha talmente tanti amici e conoscenze che potrebbe candidarsi alle prossime elezioni politiche sicuro di ricevere voti in ogni parte d'Italia :)

Appena arrivato, la prima cosa che notai fu il viscerale amore che i leccesi hanno per i baresi. Un amore che ostentano ovunque:



 

 

Tralasciando per un attimo questo idilliaco rapporto di buon vicinato tra leccesi e baresi, ci addentriamo sulla spiaggia di Torre dell'Orso, che io credevo essere la terra dei bear invece era una sorta di carnaio umano dove la densità della popolazione bagnante era di circa quattro persone per metro quadro, praticamente un'orgia a cielo aperto:

Ma questa era solo una delle tante spiagge che di lì a poco avremo visto ed apprezzato. Ci imbatteremo nel piccolo lago di Bauxite:

e nella vicina spiaggia di scogli dove mi sono quasi fracassato una mano e un piede:


Il tutto alternato con cene a casa di amici con piatti fatti in casa da ottimi chef o in ristoranti che offrivano prelibatezze in porzioni elefantiache come questo ristorante dal nome un po' particolare:

Non solamente mare e sole, ma anche giri per le città: visita notturna di Gallipoli, giro per la città di Lecce con il suo stupendo Duomo e le sue chiese di cui potete ammirare un particolare dell'interno:
e questa, invece, la magnifica facciata del Duomo con la sua piazza antistante:

Una vacanza iniziata con l'ansiosa ricerca di un albergo o di un bed&breakfast per quattro notti e che nessuno ci dava la disponibilità visto il breve periodo, ma alla fine riuscimmo a trovare un piccolo appartamentino, praticamente una villetta a schiera che ci ha ospitato per l'intero periodo:



Sarò ripetitivo, ma è stata una bellissima esperienza che ripeterei senza farmelo dire la seconda volta. Invece il ritorno è stato un po' triste perché si abbandonano posti bellissimi, acque cristalline, amici simpatici ma soprattutto perché sai che a casa non ti aspetta nessuno.

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mercoledì 25 aprile 2012

La uno, la due o... rimandiamo?

 
Credo che scegliere una casa sia una delle cose più complesse e difficili di questo mondo specialmente quando chi deve decidere è esigente quanto me.

Dopo tanto girovagare avrei trovato due possibili soluzioni: un monolocale o un attico.

MONOLOCALE
Si tratta di un classico appartamentino di 45mq in un complesso di costruzioni ex INPS al 4° piano totalmente da ristrutturare. E' piccolino, ha una cucina abitabile con un balconcino, un bagno abbastanza grande e poi la camera da letto oltre a un piccolo ingresso. Niente garage, niente cantina, niente di niente. Altra nota negativa è che difficilmente si trova parcheggio intorno casa. La cosa buona invece di questo appartamento è che si trova in una bella piazza molto grande dove c'è praticamente di tutto, dalla pasticceria al negozio di pesca, dal fornaio alla pizzeria, al negozio di giocattoli alla profumeria alla farmacia. Se ad esempio la sera sei stanco e non vuoi cucinare, basta che scendi di sotto e compri una pizza o degli arancini. A neanche 200mt c'è la metro, quindi molto comoda per potersi spostare velocemente in molte zone di Roma. Il fatto poi che sia piccolino non mi permetterebbe di ospitare nessuno a meno che non voglia dormire insieme a me nel lettone :D e qualche difficoltà ce l'avrei pure ad organizzare una cena con più di due/tre persone. Dovrei al massimo cercare di ridurre lo spazio per il bagno, togliere la vasca, allargare la cucina con l'ingresso per creare un piccolo spazio per un divano, boh avrei bisogno insomma di un consiglio di un architetto.

In giallo l'appartamento, in rosso la strada fino alla metro
ATTICO
Stiamo parlando di circa 50mq con un sottotetto da 30mq. A parte il bagno, è tutto un unico ambiente circondato da vetri e finestre scorrevoli. Chissà come sarà d'estate, effetto serra? All'interno c'è anche un camino enorme che, seppur bello, andrebbe tolto perchè occupa troppo spazio. Anche qui ci sarebbero dei lavori da fare per creare una camera da letto a meno che non orientarsi verso una soluzione tipo loft. Interessante sarebbe il sottotetto. Devo capire se posso alzarlo, visto che è alto appena 1,40mt,  per poterci ricavare un'altra stanza. Non ha balconi quindi difficoltà per poter stendere la biancheria. Altra nota negativa è che è distante da tutto, quasi un chilometro dalla metro e, trovandosi questo attico all'interno di un residence, quando scendi a piedi devi farti circa 200mt a piedi per raggiungere l'ingresso e poi c'è altra strada da fare per raggiungere la civiltà. La cosa positiva è che si trova in un bellissimo residence appunto, circordato da verde e alberi, prato e vialetti curatissimi. C'è anche una piscina condominiale e una zona barbecue, inoltre avrei a disposizione anche il posto auto coperto. Invitare amici sarebbe l'ideale in una giornata di sole d'estate intorno alla piscina o una sera per fare una grigliata, però io devo comprare l'appartamento prima di tutto per me, certo avere la possibiltià di invitare amici o anche i miei cari mi farebbe sentire meno solo. Che dire? Molto bello se non fosse per la posizione che richiede comunque e sempre una macchina o uno scooter per muoversi anche solo per andare a comprare una bottiglia di latte.

In giallo l'attico, in azzurro la piscina e in rosso le due entrate
La scelta non è semplice perchè di primo acchitto sceglierei l'attico perchè in zona bella, con una veduta su Roma stupenda, in un contesto silenzioso e tranquillo. Poi penso che come sono fatto io mi annoierei da morire. Dovrei per forza usare l'auto per andare ovunque. L'altro appartamento invece è in un contesto, diciamocelo, bruttarello, il solito quartiere "formicaio" pieno di persone e traffico, però allo stesso tempo dotato di mille servizi, per me molto comodo che odio usare l'auto e lo scooter per spostarmi.

Sono veramente indeciso, ho paura che tentennando possa perdere entrambe queste soluzioni ma allo stesso tempo sono tentato anche di cercarne altre di soluzioni.

Stay tuned
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domenica 15 aprile 2012

Switch

Con il termine switch, nell'ambito della comunità di coloro che praticano il BDSM, si identificano coloro che non optano in modo esclusivo per il ruolo di dominante (Master o Mistress) oppure di sottomesso (slave), ma a seconda dei casi vivono la propria sessualità nell'uno o nell'altro ruolo (Wikipedia).

In verità non volevo parlarvi di questo tipo di switch a cui fa riferimento Wikipedia, ma ce l'ho messo giusto perchè, andando questo post nelle fauci dei motori di ricerca, attirerà qualche visitatore in più. Cosa non si fa per attirare un lettore :D

Comunque, alla fine ho deciso, ho cambiato il mio The New Ipad (il nuovo iPad come ha deciso di chiamarlo Apple) di colore bianco in quello di colore nero.


"Ma nooooooo......." 
"Pessima decisione......." 
"Hai commesso un grave errore......" 

Prima che iniziate a fustigarmi, per ritornare solo per un attimo al termine di switch di Wikipedia, vorrei subito dire che il modello bianco è bellissimo. Sì, esteticamente è fantastico, accoppiato con una bella smartcover fa la sua bella figura quando lo si mostra in pubblico. In effetti anch'io dopo quasi due anni passati con l'iPad 1 di colore nero avevo deciso di passare al bianco oltre al fatto che mi piaceva anche per cambiare un po'. Devo dire che la scelta del bianco fu poco azzeccata perchè anche se da un punto di vista estetico l'iPad bianco vince su quello nero, da un punto di vista pratico la cornice bianca disturba e non poco nell'uso quotidiano del tablet.

Qualcuno mi diceva che era solo una questione di abitudine, probabilmente lo è ma io non mi ci sono per niente abituato. Rispetto a chi dice che l'iPad è un oggetto inutile (ndr lo dicevo anch'io) per me è diventato un oggetto di cui non potrei fare a meno: sul treno ci leggo il giornale la mattina, ci navigo, scrivo e leggo le email, passo il tempo con i giochi, insomma è leggero, comodo, portatile, l'ideale per chi non vuole portarsi dietro borsoni con notebook, enormi alimentatori e batterie che durano a malapena un paio d'ore se tutto va bene. Ritornando al problema del colore, devo dire che quella cornice bianca mi distraeva nella lettura dei quotidiano, le foto apparivano meno contrastate, nel vedere i video ogni tanto l'occhio metteva a fuoco la cornice bianca distraendosi da quello che succedeva nella scena. Ho così approfittato della possibilità offerta dalla Apple, che permette di cambiare gli oggetti entro 15 giorni dall'acquisto, cambiando l'iPad bianco con quello nero. Ho cambiato, come potete ben immaginare, anche la smartcover passando da quella grigio scuro a quella in pelle nera.

Ora l'iPad è diventato più anonimo, molto più professionale, insomma da "giacca e cravatta" però ho preferito la praticità all'estetica e devo dire che sono contento di aver swhitchato.

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lunedì 9 aprile 2012

Renzo Bossi: un nome, una garanzia

Renzo Bossi detto il "Trota" viene bocciato per ben tre volte all'esame di maturità e solo al quarto tentativo riuscirà a superarlo (cit. Wikipedia). L'anno successivo viene eletto consigliere della Regione Lombardia con 12.893 voti e con uno stipendio di oltre 10mila euro mensili. Vorrei sottolineare come nelle elezioni regionali vige ancora il voto di preferenza, ormai abolito invece in quelle politiche, e questo vuol dire che ben 12.893 persone hanno scritto il nome del Trota sulla scheda elettorale.... da rabbrividire.

Ora al di là di ogni mia personale convinzione politica, cercando per un attimo di essere neutrale, mi chiedo "è mai possibile che un leghista scelga di farsi rappresentare da questo bamboccione senza batter ciglio?". Ma io a un tipo del genere non lascerei nemmeno le chiavi del motorino per farmelo parcheggiare. A questo punto debbo pensare che i leghisti o sono lobotomizzati o sono masochisti perchè non ci sarebbe altra ragionevole spiegazione a tutto ciò.

Sentiamo cosa dice sull'uso per fini privati dei finanziamenti ottenuti dalla Lega Nord:



A sentirlo sembra che lui non abbia mai preso un soldo dai finanziamenti pubblici ai partiti #einvece:


Tutto ad un tratto i militanti e la base leghista si sveglia e chiedono di fare pulizia oltre a chiedere le dimissioni di Renzo Bossi che, fortunatamente prima di essere espulso, lo fa dichiarando che si dimette senza che nessuno glielo avesse chiesto (la faccia come il culo)



Sembra di essere tornati indietro nel tempo di 20 anni, al 1992 ai tempi di mani pulite, in quegli anni si parlava di soldi ai partiti, oggi uguale. La cosa assurda però è che questa volta nei guai c'è andato quel partito che ha sempre condannato i vecchi partiti, le ruberie che facevano le segreterie politiche e amministrative della Democrazia Cristiana o del Partito Socialista, li hanno sempre definiti dei ladroni e invece loro stessi si sono rivelati dei ladroni come gli altri nè più nè meno.

Ho il disgusto per questa politica che inganna in continuazione la gente.

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domenica 1 aprile 2012

La vita in Polentonia.

Non vivo con Andrea. E’ stata una scelta ben ponderata. In primo luogo volevo partire con una mia amica, (che poi “amica” è davvero riduttivo) in modo da affrontare le difficoltà e il duro processo di inserimento insieme e poi non ci sembrava il caso di andare a convivere di botto.



C’è stato addirittura un anno intero in cui non ci siamo visti nemmeno una volta, magari sarebbe stato un po’ eccessivo andare ad abitare immediatamente insieme. Dal nulla al troppo. In più lui abita da solo da pochi mesi, era giusto che trovasse in prima persona un certo equilibrio così, senza che glielo potessi sconvolgere io.

Alla lunga si è rivelata la scelta giusta. Ci vediamo quasi tutti i giorni, almeno quei cinque minuti (soprattutto quando mi serve un passaggio per il lavoro coff coff) e poi quasi un giorno si e uno no passo la serata da lui.

Continuo ad odiare il suo divano rosso. E’ scomodo quando ci si sta seduti. Diventa comodo solo quando ci si sdraia e fortunatamente è lavabile con un colpo di spugna. La settimana scorsa, durante una violenta lotta, mi ci ha praticamente sbattuto sopra e ci ho lasciato metà delle mie costole destre. Non è morbido, sembra una tavola di compensato. E’ utile solo per dare lo sprint che poi ci porta verso il letto. Anche se probabilmente la stessa funzione la potrebbe fornire pure il pavimento.

Mi piace tantissimo guardare la tv insieme a lui. Le pubblicità passano più in fretta e anche se a volte non si arriva alla fine dei programmi, li si può sostituire con qualcosa di più stimolante.
Mi piace un po’ meno uscire la sera qui in città. Non mi piace il posto. Non mi piace l’usanza dell’aperitivo, non mi piacciono le persone che frequentano i locali del centro. O forse sono io che non ho più vent’anni e non sopporto il casino.
E’ una città un po’ grigia e spenta. E’ imparagonabile a Cagliari per esempio, dove il sole può essere definito tale, dove ci sono parchi giganteschi, dove c’è il mare ed essendo sede di tantissime università, dove ci sono migliaia di ragazzi.

Qui la tipologia che va per la maggiore è il truzzo andante. Tanto che anche Andrea eh, è un truzzo mancato. Appena lo vedo devo chiedergli se gli piace il Tacatà.

Però alla fine, anche se mi lamento sempre, sono contento di essere partito e di essere venuto qui. Quando esco con lui e con le sue amiche mi diverto, rido, scherzo. Una volta mi sono pure ubriacato, col vino, che in Sardegna odiavo. Quando sto da lui non riesco a smettere di baciarlo, toccarlo, scherzarci e giocarci. Non potrei più rinunciare al “dieci minuti e sono da te”, al suo “siiii?” quando suono il campanello (siiii cosa? che tanto lo sai che sono io), alle lotte violente sul divano e sul letto, alle partite con la Wii e alla gioia di vedere sullo schermo la scritta “sei una superstar!”.

Ci sono ancora alcune cose da sistemare, tipo il lavoro, che non mi permette ancora di essere indipendente, o il fatto che non so mai cosa farò il mese successivo, o la paura di dover rinunciare a tutto perché è difficile mantenersi qui.

Ma sono felice…e per ora basta questo…

Gigi

venerdì 30 marzo 2012

Aggiornamenti 2.0

Vendere Pc non mi è dispiaciuto affatto. Ci sono clienti gentili e grandi teste di cazzo. Io non sono mai stato per la filosofia “il cliente ha sempre ragione”, infatti, se mi stava sulle palle, gli vendevo il peggio del peggio. Tipo qualcosa che bisognava a tutti i costi buttar fuori perché altrimenti diventava troppo obsoleto.
Bisogna diventare amici dei vari commessi, instaurare una specie di rapporto che gli impedisca di mettertela nel culo. Perché alla fine, diciamolo, sono le vendite che contano. E anche metterla nel culo, nel mio caso.



Le mie categorie preferite sono da sempre state:


- i giovani ragazzi carini e gentili.


- le nonne che comprano i pc per i nipoti.


- chiunque chiedesse gentilmente una mano senza dare l’impressione che lo status di cliente prevedesse aiuto incondizionato.

Ho sempre odiato invece i possessori di partita IVA. Di solito uomini d’affari abituati ad avere una sguattera che li segue ovunque e alla quale possono dare ordini come manco Rocco ne “la massaia in calore”.
Uno s’è beccato un centrino della Apple quasi allo stesso prezzo di un i5.


Che poi in realtà ha fatto tutto da solo. “Ehi tu, voglio questo”. E gliel’ho dato, senza specificare che un metro più in là c’era un pc di requisiti superiori con appena 50 euro di differenza.


Ho sempre odiato inoltre i clienti che puzzano. Sia di fumo che quelli che probabilmente per lavarsi i denti utilizzano lo spazzolone del cesso. Li sbrigavo in tre secondi, prendendo la prima cosa utile in mano e lanciandogliela quasi addosso, rigorosamente in apnea. E qualsiasi cosa mi chiedessero la risposta era ovviamente sempre affermativa. (basta che te ne vai).


Ho perso il conto di tutti i ragazzi gay che sono passati in negozio. Quando non ero sicuro del loro orientamento andavo al pc e piazzavo “I Wanna Go” di Britney a tutto volume. Tempo dieci secondi e iniziavano a muovere la gamba, tentando con nonchalance di resistere al ritmo della vera regina del pop. Si anch’io. La mia playlist personale era una sorta di coming out che riecheggiava per tutto il punto vendita. Madonna, Britney, Katy Perry, Rihanna, Beyoncé, Lady Gaga. Mancavano solo degli schermi con i video delle loro canzoni, quattro bonazzi in mutande sui tavoli, un paio di slinguazzamenti qua e là e non avrebbe avuto nulla da invidiare al Muccassassina.



Ora sono specializzato nella vendita di stampanti. Ne faccio fuori una decina ogni tre giorni. Il brutto di questi lavori è il compenso, da sfigato secondo tale Stracquadanio, e la durata del contratto che non va oltre i 30 giorni/ due mesi. Di buono c’è che col tempo cerco sempre qualcosa che mi faccia guadagnare un pochino di più e che mi dia magari qualche certezza.
Purtroppo mi è stata vietata la prostituzione.

Non sono felice, lavorativamente parlando. Arrivare alla fine del mese è un’impresa, spesso devo chiedere una mano ad Andrea, ma purtroppo il mercato del lavoro oggi è questo. Tra l’altro avere una laurea come la mia è un fattore penalizzante. Certi lavori non fanno per te perché “troppo colto, sarebbe uno spreco” (testuali parole durante un colloquio di lavoro). In realtà con un titolo di studio costerei di più.



Il mese di Aprile ad esempio è una totale incognita. Non ho ancora ricevuto una conferma ufficiale sul fronte rinnovo.

E niente, chi vivrà vedrà…

Gigi

mercoledì 28 marzo 2012

Su al nord, aggiornamenti.

Prendete un nullafacente di 25 anni 26 anni che vive con i suoi genitori, con parecchio tempo libero da spendere su internet con la sua adsl da 10 mega e il suo fidato pc. Ora fatelo uscire di casa dalle 8 del mattino fino alle 20 di sera, ininterrottamente, per un totale di 12 ore al giorno, 8 delle quali passate a lavorare, sempre in piedi, con decine di persone che chiedono a rotazione le medesime cose (quando va bene) o che si inventano tecnologie non ancora esistenti immedesimandosi un po’ troppo nella filosofia del caro estinto Steve Jobs (quando va male). 

Ora potete capire perché sono, per l’ennesima volta, sparito nel nulla.



Ci eravamo lasciati tipo 4 mesi fa in un clima di disperazione generale perché non riuscivo a trovare una casa economicamente decente. Roba che non mi sarebbero bastati 5 attuali stipendi per vivere e pagare l’affitto. Con un ultimo colpo di coda sono riuscito ad aggiudicarmi un bilocale in centro, neanche tanto male se non fosse per il bagno che nel punto più basso arriva a malapena al metro e settanta, per le infiltrazioni d’acqua sul soffitto quando piove, per le finestre che sembrano spalancate anche quando sono chiuse e per i cento gradini senza ascensore che mi separano dal piano terra.

Ma ho imparato ad apprezzare anche tutte queste piccole cose. Per la prima volta in vita mia sono felice del mio metro e settanta scarso. sessantotto. Del mio metro e sessantacinque. Le macchie sul soffitto danno un tocco di colore, le finestre garantiscono un continuo ricambio d’aria e i gradini tonificano i miei muscoli. Tranne quando devo portare su la spesa, in quel caso tonificano una valanga di bestemmie. (Ma per fortuna ci pensa Andrea, che tanto i muscoli li ha).

Il primo giorno di lavoro non è stato male. Ci sono cose peggiori. Tipo un’epidemia di colera.
Alle 9.10 ho ricevuto il mio primo incarico. “Fai un giro tra le tv e cerca di capirci qualcosa”.  Io e le tv di ultima generazione abbiamo un feeling particolare. Un po’ come quello che intercorre tra lo zio più famoso d’Italia e la parola coerenza. Io il giro l’ho pure fatto e forte della divisa e del cartellino con su scritto il mio nome, ho risposto sprezzante alle domande dei poveri malcapitati che si sono fidati della mia maglietta colorata. Tanto che alle 10 avevo già venduto una tv da 700 euro senza sapere nemmeno come. Quando pensavo di essere diventato un venditore provetto mi hanno spostato al reparto informatica. 

Almeno non mi capita di vendere computer a casaccio, ecco… 

Gigi

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