mercoledì 25 aprile 2012

La uno, la due o... rimandiamo?

 
Credo che scegliere una casa sia una delle cose più complesse e difficili di questo mondo specialmente quando chi deve decidere è esigente quanto me.

Dopo tanto girovagare avrei trovato due possibili soluzioni: un monolocale o un attico.

MONOLOCALE
Si tratta di un classico appartamentino di 45mq in un complesso di costruzioni ex INPS al 4° piano totalmente da ristrutturare. E' piccolino, ha una cucina abitabile con un balconcino, un bagno abbastanza grande e poi la camera da letto oltre a un piccolo ingresso. Niente garage, niente cantina, niente di niente. Altra nota negativa è che difficilmente si trova parcheggio intorno casa. La cosa buona invece di questo appartamento è che si trova in una bella piazza molto grande dove c'è praticamente di tutto, dalla pasticceria al negozio di pesca, dal fornaio alla pizzeria, al negozio di giocattoli alla profumeria alla farmacia. Se ad esempio la sera sei stanco e non vuoi cucinare, basta che scendi di sotto e compri una pizza o degli arancini. A neanche 200mt c'è la metro, quindi molto comoda per potersi spostare velocemente in molte zone di Roma. Il fatto poi che sia piccolino non mi permetterebbe di ospitare nessuno a meno che non voglia dormire insieme a me nel lettone :D e qualche difficoltà ce l'avrei pure ad organizzare una cena con più di due/tre persone. Dovrei al massimo cercare di ridurre lo spazio per il bagno, togliere la vasca, allargare la cucina con l'ingresso per creare un piccolo spazio per un divano, boh avrei bisogno insomma di un consiglio di un architetto.

In giallo l'appartamento, in rosso la strada fino alla metro
ATTICO
Stiamo parlando di circa 50mq con un sottotetto da 30mq. A parte il bagno, è tutto un unico ambiente circondato da vetri e finestre scorrevoli. Chissà come sarà d'estate, effetto serra? All'interno c'è anche un camino enorme che, seppur bello, andrebbe tolto perchè occupa troppo spazio. Anche qui ci sarebbero dei lavori da fare per creare una camera da letto a meno che non orientarsi verso una soluzione tipo loft. Interessante sarebbe il sottotetto. Devo capire se posso alzarlo, visto che è alto appena 1,40mt,  per poterci ricavare un'altra stanza. Non ha balconi quindi difficoltà per poter stendere la biancheria. Altra nota negativa è che è distante da tutto, quasi un chilometro dalla metro e, trovandosi questo attico all'interno di un residence, quando scendi a piedi devi farti circa 200mt a piedi per raggiungere l'ingresso e poi c'è altra strada da fare per raggiungere la civiltà. La cosa positiva è che si trova in un bellissimo residence appunto, circordato da verde e alberi, prato e vialetti curatissimi. C'è anche una piscina condominiale e una zona barbecue, inoltre avrei a disposizione anche il posto auto coperto. Invitare amici sarebbe l'ideale in una giornata di sole d'estate intorno alla piscina o una sera per fare una grigliata, però io devo comprare l'appartamento prima di tutto per me, certo avere la possibiltià di invitare amici o anche i miei cari mi farebbe sentire meno solo. Che dire? Molto bello se non fosse per la posizione che richiede comunque e sempre una macchina o uno scooter per muoversi anche solo per andare a comprare una bottiglia di latte.

In giallo l'attico, in azzurro la piscina e in rosso le due entrate
La scelta non è semplice perchè di primo acchitto sceglierei l'attico perchè in zona bella, con una veduta su Roma stupenda, in un contesto silenzioso e tranquillo. Poi penso che come sono fatto io mi annoierei da morire. Dovrei per forza usare l'auto per andare ovunque. L'altro appartamento invece è in un contesto, diciamocelo, bruttarello, il solito quartiere "formicaio" pieno di persone e traffico, però allo stesso tempo dotato di mille servizi, per me molto comodo che odio usare l'auto e lo scooter per spostarmi.

Sono veramente indeciso, ho paura che tentennando possa perdere entrambe queste soluzioni ma allo stesso tempo sono tentato anche di cercarne altre di soluzioni.

Stay tuned
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domenica 15 aprile 2012

Switch

Con il termine switch, nell'ambito della comunità di coloro che praticano il BDSM, si identificano coloro che non optano in modo esclusivo per il ruolo di dominante (Master o Mistress) oppure di sottomesso (slave), ma a seconda dei casi vivono la propria sessualità nell'uno o nell'altro ruolo (Wikipedia).

In verità non volevo parlarvi di questo tipo di switch a cui fa riferimento Wikipedia, ma ce l'ho messo giusto perchè, andando questo post nelle fauci dei motori di ricerca, attirerà qualche visitatore in più. Cosa non si fa per attirare un lettore :D

Comunque, alla fine ho deciso, ho cambiato il mio The New Ipad (il nuovo iPad come ha deciso di chiamarlo Apple) di colore bianco in quello di colore nero.


"Ma nooooooo......." 
"Pessima decisione......." 
"Hai commesso un grave errore......" 

Prima che iniziate a fustigarmi, per ritornare solo per un attimo al termine di switch di Wikipedia, vorrei subito dire che il modello bianco è bellissimo. Sì, esteticamente è fantastico, accoppiato con una bella smartcover fa la sua bella figura quando lo si mostra in pubblico. In effetti anch'io dopo quasi due anni passati con l'iPad 1 di colore nero avevo deciso di passare al bianco oltre al fatto che mi piaceva anche per cambiare un po'. Devo dire che la scelta del bianco fu poco azzeccata perchè anche se da un punto di vista estetico l'iPad bianco vince su quello nero, da un punto di vista pratico la cornice bianca disturba e non poco nell'uso quotidiano del tablet.

Qualcuno mi diceva che era solo una questione di abitudine, probabilmente lo è ma io non mi ci sono per niente abituato. Rispetto a chi dice che l'iPad è un oggetto inutile (ndr lo dicevo anch'io) per me è diventato un oggetto di cui non potrei fare a meno: sul treno ci leggo il giornale la mattina, ci navigo, scrivo e leggo le email, passo il tempo con i giochi, insomma è leggero, comodo, portatile, l'ideale per chi non vuole portarsi dietro borsoni con notebook, enormi alimentatori e batterie che durano a malapena un paio d'ore se tutto va bene. Ritornando al problema del colore, devo dire che quella cornice bianca mi distraeva nella lettura dei quotidiano, le foto apparivano meno contrastate, nel vedere i video ogni tanto l'occhio metteva a fuoco la cornice bianca distraendosi da quello che succedeva nella scena. Ho così approfittato della possibilità offerta dalla Apple, che permette di cambiare gli oggetti entro 15 giorni dall'acquisto, cambiando l'iPad bianco con quello nero. Ho cambiato, come potete ben immaginare, anche la smartcover passando da quella grigio scuro a quella in pelle nera.

Ora l'iPad è diventato più anonimo, molto più professionale, insomma da "giacca e cravatta" però ho preferito la praticità all'estetica e devo dire che sono contento di aver swhitchato.

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lunedì 9 aprile 2012

Renzo Bossi: un nome, una garanzia

Renzo Bossi detto il "Trota" viene bocciato per ben tre volte all'esame di maturità e solo al quarto tentativo riuscirà a superarlo (cit. Wikipedia). L'anno successivo viene eletto consigliere della Regione Lombardia con 12.893 voti e con uno stipendio di oltre 10mila euro mensili. Vorrei sottolineare come nelle elezioni regionali vige ancora il voto di preferenza, ormai abolito invece in quelle politiche, e questo vuol dire che ben 12.893 persone hanno scritto il nome del Trota sulla scheda elettorale.... da rabbrividire.

Ora al di là di ogni mia personale convinzione politica, cercando per un attimo di essere neutrale, mi chiedo "è mai possibile che un leghista scelga di farsi rappresentare da questo bamboccione senza batter ciglio?". Ma io a un tipo del genere non lascerei nemmeno le chiavi del motorino per farmelo parcheggiare. A questo punto debbo pensare che i leghisti o sono lobotomizzati o sono masochisti perchè non ci sarebbe altra ragionevole spiegazione a tutto ciò.

Sentiamo cosa dice sull'uso per fini privati dei finanziamenti ottenuti dalla Lega Nord:



A sentirlo sembra che lui non abbia mai preso un soldo dai finanziamenti pubblici ai partiti #einvece:


Tutto ad un tratto i militanti e la base leghista si sveglia e chiedono di fare pulizia oltre a chiedere le dimissioni di Renzo Bossi che, fortunatamente prima di essere espulso, lo fa dichiarando che si dimette senza che nessuno glielo avesse chiesto (la faccia come il culo)



Sembra di essere tornati indietro nel tempo di 20 anni, al 1992 ai tempi di mani pulite, in quegli anni si parlava di soldi ai partiti, oggi uguale. La cosa assurda però è che questa volta nei guai c'è andato quel partito che ha sempre condannato i vecchi partiti, le ruberie che facevano le segreterie politiche e amministrative della Democrazia Cristiana o del Partito Socialista, li hanno sempre definiti dei ladroni e invece loro stessi si sono rivelati dei ladroni come gli altri nè più nè meno.

Ho il disgusto per questa politica che inganna in continuazione la gente.

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domenica 1 aprile 2012

La vita in Polentonia.

Non vivo con Andrea. E’ stata una scelta ben ponderata. In primo luogo volevo partire con una mia amica, (che poi “amica” è davvero riduttivo) in modo da affrontare le difficoltà e il duro processo di inserimento insieme e poi non ci sembrava il caso di andare a convivere di botto.



C’è stato addirittura un anno intero in cui non ci siamo visti nemmeno una volta, magari sarebbe stato un po’ eccessivo andare ad abitare immediatamente insieme. Dal nulla al troppo. In più lui abita da solo da pochi mesi, era giusto che trovasse in prima persona un certo equilibrio così, senza che glielo potessi sconvolgere io.

Alla lunga si è rivelata la scelta giusta. Ci vediamo quasi tutti i giorni, almeno quei cinque minuti (soprattutto quando mi serve un passaggio per il lavoro coff coff) e poi quasi un giorno si e uno no passo la serata da lui.

Continuo ad odiare il suo divano rosso. E’ scomodo quando ci si sta seduti. Diventa comodo solo quando ci si sdraia e fortunatamente è lavabile con un colpo di spugna. La settimana scorsa, durante una violenta lotta, mi ci ha praticamente sbattuto sopra e ci ho lasciato metà delle mie costole destre. Non è morbido, sembra una tavola di compensato. E’ utile solo per dare lo sprint che poi ci porta verso il letto. Anche se probabilmente la stessa funzione la potrebbe fornire pure il pavimento.

Mi piace tantissimo guardare la tv insieme a lui. Le pubblicità passano più in fretta e anche se a volte non si arriva alla fine dei programmi, li si può sostituire con qualcosa di più stimolante.
Mi piace un po’ meno uscire la sera qui in città. Non mi piace il posto. Non mi piace l’usanza dell’aperitivo, non mi piacciono le persone che frequentano i locali del centro. O forse sono io che non ho più vent’anni e non sopporto il casino.
E’ una città un po’ grigia e spenta. E’ imparagonabile a Cagliari per esempio, dove il sole può essere definito tale, dove ci sono parchi giganteschi, dove c’è il mare ed essendo sede di tantissime università, dove ci sono migliaia di ragazzi.

Qui la tipologia che va per la maggiore è il truzzo andante. Tanto che anche Andrea eh, è un truzzo mancato. Appena lo vedo devo chiedergli se gli piace il Tacatà.

Però alla fine, anche se mi lamento sempre, sono contento di essere partito e di essere venuto qui. Quando esco con lui e con le sue amiche mi diverto, rido, scherzo. Una volta mi sono pure ubriacato, col vino, che in Sardegna odiavo. Quando sto da lui non riesco a smettere di baciarlo, toccarlo, scherzarci e giocarci. Non potrei più rinunciare al “dieci minuti e sono da te”, al suo “siiii?” quando suono il campanello (siiii cosa? che tanto lo sai che sono io), alle lotte violente sul divano e sul letto, alle partite con la Wii e alla gioia di vedere sullo schermo la scritta “sei una superstar!”.

Ci sono ancora alcune cose da sistemare, tipo il lavoro, che non mi permette ancora di essere indipendente, o il fatto che non so mai cosa farò il mese successivo, o la paura di dover rinunciare a tutto perché è difficile mantenersi qui.

Ma sono felice…e per ora basta questo…

Gigi

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