domenica 21 febbraio 2010

Il viaggio della speranza

Pensavate di esservi liberato di me, ma le vostre speranze sono state vane perché nonostante sia a più di 5.000km dall'Italia sono riuscito a scrivere questo post. Mi trovo in un paese arabo dove attentati, autobombe e pazzi suicidi sono all'ordine del giorno. Un viaggio iniziato con la cancellazione del volo. Sarei dovuto partire il 30 gennaio, ma per motivi tecnici il volo è stato annullato. Avevo già fatto il check-in quindi riprendi tutti i bagagli, ricarica nuovamente i bagagli sull'auto di alcuni colleghi che mi avevano accompagnato all'aeroporto per poi ritornare dopo due giorni per partire.

Un cielo sereno, limpido, che mi ha permesso di godere di una vista mozzafiato dell'Italia dall'alto.


Ma ciò che mi ha fatto rimanere senza parole è stato vedere dall'alto chilometri e chilometri di deserto, terreno arido, sabbioso apparentemente privo di qualsiasi forma vivente.


Un volo molto tranquillo, un pranzo offerto dalla compagnia aerea veramente buono.


Insalata di pasta fredda fatta di farfalle, pomodorini, ruchetta e formaggio. Una spinacina come secondo, una banana e una crostatina con marmellata di ciliegie. A parte il momento del pranzo, sono stato praticamente incollato al finestrino dell'aereo per vedere il paesaggio rimanendo affascinato dallo spettacolo naturistico che si presentava ai miei occhi. Solo quando abbiamo sorvolato il mare sono riuscito a dormire un pochino.

Dopo quasi cinque ore di volo siamo atterrati ad Abu Dabi. Prima il buio assoluto, poi quando ci siamo avvicinati con l'aereo agli Emirati Arabi sembrava di stare in un parco giochi: luci a quantità industriale, gru altissime, palazzi, costruzioni di una bellezza spettacolare, praticamente il denaro fatto paese. Lusso ovunque, peccato che non abbia delle foto perché in aeroporto era severamente vietato fotografare pena il sequestro della fotocamera. Ormai Abu Dabi è diventato uno scalo di importanza primaria per chi è diretto in un qualsiasi paese arabo. Anzi, se avrò l'occasione, visiterei volentieri Abu Dabi e Dubai.

Dopo una nottata passata in aeroporto in attesa del volo, mi imbarco per un volo di altre quattro ore, poi ancora una scalo e un volo di un'ora e mezza per arrivare finalmente a destinazione.

Non ho molto tempo a disposizione da dedicare al blog, purtroppo il lavoro e' tanto e quando si fa sera sono talmente stanco che preferisco farmi una doccia e' mettermi un po' sul letto. Un attimo pero' lo trovero' sicuramente da dedicare ai miei amici lettori ;)

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6 commenti:

Anonimo 21 febbraio 2010 alle ore 10:17  

Bentornato :)

Principe Kamar 21 febbraio 2010 alle ore 14:27  

È sempre un piacere risentirti! =)

Alessandro! 21 febbraio 2010 alle ore 16:32  

CIAO MIRKETTO :X

Buon lavoro caro :X

Anonimo 21 febbraio 2010 alle ore 16:35  

♥ Ci manchi Mirchè ♥

Anonimo 22 febbraio 2010 alle ore 22:00  

Quanto è bellissimissimooooo leggerti!!!!!!!!
Stai lontano dai pericoli....ti rivoglio in Italia abbronzato e feliceeeeeeeee:D:D:D:D
Buon lavoro Mirkè ed un forte abbraccio :))))

SkraM 23 febbraio 2010 alle ore 21:00  

Ma che bello sentirti Mirketto! :)

Fa attenzione laggiu'...

Un bacione

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