Tra viaggi, ritorni e partenze…
Questa settimana sono stato k-kinda busy.
No, non è vero, non ho fatto un cazzo come al solito. No scherzo ancora, ho dovuto recuperare tonnellate di libri dalle varie biblioteche cagliaritane prima che chiudessero per le vacanze estive giacché il sottoscritto le dovrà passare a fare la tesi. Ma andiamo con ordine.
Ero rimasto a Venerdì scorso, quando i miei avevano avuto la brillante idea di farmi una visita a Cagliari proprio il giorno in cui sarei dovuto partire per Bergamo. Alla fine sono usciti dalla mia dimora cagliaritana intorno alle 17.00 per andare a fare compere e fortunatamente non vi hanno fatto ritorno. Così alle 19.45, zaino in spalla e voglia di trombare ho preso il bus per l’aeroporto. L’aereo come al solito aveva un’ora di ritardo, si supponeva la causa fosse una tromba d’aria a Bergamo. Vi risparmio la freddura “trombata Daria si tromberà Andrea”. No, ora che ci penso non ve l’ho risparmiata.
Durante la traversata, in fase di atterraggio una forte perturbazione ha creato scompiglio tra i passeggeri. Per qualche secondo l’aereo ha iniziato a fare su e giù. L’ho presa come una sorta di training per le ore successive. All’aeroporto Andrea mi aspettava tra la folla. Tempo di salire in macchina, di constatare che finalmente dopo un anno aveva dato un passaggio a Mastro Lindo, di recuperare i nostri dati in hotel (ormai siamo schedati, non ci chiedono nemmeno più se il letto matrimoniale è un errore) e in men che non si dica stavamo già a letto. Perché giustamente il viaggio è stato devastante e necessitavo di dormire.
Non prima di avergli tirato una manata in faccia durante un cambio di posizione. Andare a letto con me richiede un’assicurazione sulla vita.
Abbiamo trascorso il sabato pomeriggio nel nostro centro commerciale preferito. Ho chiesto ad Andrea di farmi da personal shopper, dato che io mi vesto “anonimamente” come dice lui. Ecco, è stato come chiedere a Lindsay Lohan di tenere comizi sulla pericolosità della guida in stato di ebbrezza. Fosse per me l’avrei messo in galera.
Nota positiva i figoni che pullulavano da H&M. Mi sarebbe piaciuto urlare “Vestitemi voi, col vostro corpo”. Per par condicio ce li siamo equamente divisi. So che non mi farà onore questa cosa, ma Andrea non ha tanto gusto in fatto di uomini. Infatti strano caso non discutiamo quasi mai per un ragazzo. Quando mi piaceranno i truzzi alla George Leonard mi porrò il problema…coff.
Sabato sera stupendo alle piscine Saini, discoteca estiva milanese. Era da un pò che non mi divertivo così tanto a muovere la mercanzia in pista. E’ davvero bello andare a ballare col proprio moroso. Puoi slinguarlo mentre guardi con occhio furtivo i culi dei cubisti in slip. Ha un non so che di trasgressivo. No scherzo. E’ bello poterlo prendere per mano senza doversi preoccupare di nulla, baciarlo tutte le volte che vuoi senza dover reprimere quel meraviglioso istinto di infilargli la lingua in bocca, ridere, scherzare e tirare fuori l’anima frocia insita in ognuno di noi senza che nessuno si senta in dovere di giudicare.
Siamo tornati in camera davvero tardi, tanto che tra una cosa e l’altra, domenica ci siamo alzati intorno a mezzogiorno.
Dopo pranzo siamo tornati nella fantastica Bergamo alta, stavolta per visitare il Castello. Bello per carità, non fosse per il fatto di aver lasciato un polmone tra salite e scale ve lo consiglierei.
Cena al Mc, perché dovevamo cercare di avere almeno un set di bicchieri Coca Cola per la nostra futura casa e poi cinema con Toy Story 3D.
E’ stato il mio primo film 3D, tutto sommato un impatto positivo con questa “nuova” tecnologia, a parte il mal di testa iniziale e l’assoluta incapacità di leggere le scritte. Giuro, mi sentivo mia nonna quando tenta di leggere gli slogan pubblicitari o le scritte in sovrimpressione in TV. “Sei bravo quiz teeelevi cipa al cooooncor oi vi n ce re mili oni pre mi in toni d’oro”.
Film assolutamente stupendo, a tratti commovente. No, sono io che piango anche quando guardo quella puttanata palesemente finta di C’è Posta per Te. Sono zenzibile.
Il rientro a casa è stato estremamente traumatico, crisi d’astinenza da pisello a parte. Non sono riuscito a consolarmi nemmeno col nuovo film incestuoso dei gemelli Peters. Pensavo fosse il capolavoro dell’anno, meglio di qualsiasi collaborazione Corbin Fisher – Bel Ami e invece è stato a dir poco pessimo. A partire dall’intimo antisesso che compare una volta tirati giù i calzoni dei protagonisti, slippini di raso ricavati da costumi di carnevale di quando erano bambini, forse.
Durante il barebacking ho dovuto mandare avanti perché mi stava smorzando l’eccitazione. A parte che si vede che si son montati fin da giovincelli, hanno un buco che fa un baffo alla falla della piattaforma petrolifera nel Golfo del Messico. Ma mò sto divagando.
Ho passato il martedì, il mercoledì e il giovedì a zonzo per le biblioteche cagliaritane alla ricerca dei testi per la tesi. Biblioteche mai viste in sei anni, che per inciso non sapevo nemmeno dove cazzo fossero. Credo d’aver fatto una trentina di chilometri a piedi in tre giorni, d’aver sudato come se avessi fatto una maratona sessuale in spiaggia a mezzogiorno, d’aver bestemmiato come nemmeno Marylin Manson in tutti i suoi anni di onorata carriera e di aver guardato più culi di quelli passati a Colpo Grosso dal 1987 al 1991.
Ieri, sono tornato dai miei, il tempo di cenare, litigarci, mandarli a cagare, preparare le valige e uscire. Oggi parto per Alghero (in compagnia di uno straniero, no magari) e ci rimarrò fino al 5 Agosto.
La riviera del corallo è stupenda, proprio quello che ci vuole per staccare completamente la spina (Piergiorgio Welby su “Alghero”) Questa era politically scorrect.
Cercherò di tenervi aggiornati…
Gigi