sabato 20 giugno 2009
Questo invito non era rivolto a sua moglie, ma a Patrizia D'Addario, la ragazza che si intratteneva con il Premier a Palazzo Grazioli. Sono le prime indiscrezioni apparse su Repubblica e Corriere della Sera nell'ambito dell'indagine a Bari in merito al giro di escort per le feste organizzate da Berlusconi.
Della vita privata di una persona non dovremmo occuparcene quandanche fosse quella del Presidente del Consiglio. Anche lui ha le sue esigenze fisiologiche, si capisce che gli piace la gnocca fresca, è sempre circondato da belle ragazze, fa apprezzamenti pesanti sulle sue ministre, ha voluto fermamente tre veline all'europarlamento. Ma c'è un ma. Quando una persona decide di entrare in politica e si impegna a servire il Paese, non gli è più consentito avere questo tipo di vita indissoluta e libertina specialmente quando poi egli stesso si rifà ai valori della famiglia, della moralità, della Chiesa, quando si inchina con un baciamano di sottomissione al Papa. Un prete quando decide di indossare la tonaca non può andare a puttane il sabato sera e poi la domenica mattina predicare dal pulpito della parrocchia.
Naturalmente tutto ciò è solo (si fa per dire "solo") un'inchiesta, bisogna garantire a Berlusconi la presunzione di innocenza e che tutto ciò sia solo un complotto della Sinistra, ma come uomo politico farebbe bene a chiarire a tutti gli italiani, sia quelli che l'hanno votato sia quelli che non l'hanno votato, ciò di cui lo accusano: da Noemi ai voli di Stato, dalle accuse di Veronica alle dichiarazioni di Patrizia D'Addario.
Riporto le parole del grande Andrea Camilleri: "L'unica manovra che può fermare il Cavaliere è quella di non votarlo". Fin quando le persone si ostineranno a votarlo non ci saranno scandali che tengano.
MirkoS
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