mercoledì 26 agosto 2009

Gita al lago.

Vista la giornata stupenda di ieri, non potevamo esimerci dal fare una piacevole gita fuori porta con gli amici di una vita, destinazione lago. Qui in Sardegna non esiste il culto del lago come luogo di balneazione, infatti i bacini presenti sono tutti artificiali, piccoli, verdi e circondati da un alone di mistero. Si narra infatti che l’ultima persona ad averci messo piede sia rimasta inesorabilmente lì sotto, e giuro che non scherzo. Alcuni sostengono la causa sia stata la melma, altri la sabbia che ingloba, a Enrico Ruggeri l’ardua sentenza. L’intenzione infatti era quella di andare a pesca di carpe, quel pregiatissimo pesce che solo mia nonna, Sampei e altri 5 o 6 individui riescono ancora a mangiare. E così dopo tortuose stradine di montagna, accompagnati dal campanellìo e dal piacevole olezzo di stallatico tipico delle pecore, questo è stato ciò che ci siamo trovati davanti:
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Tutto intorno zampate di pecore, maiali, uccelli, cani e animali non identificati a non finire. E non solo zampate purtroppo. Una volta scelto un luogo un tantino più pulito abbiamo lanciato e pazientemente aspettato. Dopo cinque ore, mentre tutti, escluso il sottoscritto, tiravano a riva piccole bestiole che poi con cura rigettavano in acqua, preso dallo scazzo totale sono andato a fare un pò di foto in giro. E maledizione proprio in quel momento sento gridare il mio nome. Corro come un disperato mettendo un pò i piedi in ogni dove, arrivo col fiatone e vedo la mia canna rovesciata e quasi per metà dentro il lago. La tiro su e comincio a riavvolgere. Inizia una dura lotta tra me e il pesce e già pensando alla mia sfiga sapevo si sarebbe staccato. Finché non lo vedo comparire sulla riva. Non avevo mai preso un pesce del genere, lungo quanto tutto il mio torace e pesante poco più di un chilo. Non che ci voglia molto eh.
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Purtroppo è stato l’unico sfigato a non esser stato rigettato in acqua. I miei nonni si erano raccomandati di portarne a casa almeno uno e così ho fatto. A breve vi saprò dire se era buono.
E’ stata sicuramente una giornata divertente, diversa dal solito, in questi ultimi scampoli d’estate. Tra meno di una settimana si ritorna alla caotica vita cagliaritana, con annesso trasloco dopo cinque anni nella medesima casetta…ci penserò a Settembre…ora destinazione mareeeeee!



Gigi

3 commenti:

MirkoS 26 agosto 2009 alle ore 19:24  

Che bella però vedere questa natura incontaminata senza turisti e schiamazzi.

Non faccio commenti sul pesce grosso che hai pescato XD altrimenti mi censurano

Anonimo 26 agosto 2009 alle ore 22:56  

Ma quanto è lungo il tuo torace Gigè??
Cmq non è malvagio l'olezzo stallatico: profumo di montagna, respiro a pieni polmoni, vita sana e salubre.
E' molto più schifoso quello dei maiali.........XD

Maurizio87 27 agosto 2009 alle ore 03:37  

Complimenti Gi! ^^
Sono queste le cose che ti rendono orgoglioso...come quando da piccolo ti allacci le scarpe da solo per la prima volta!
Avrei pagato per vederti correre e rischiare un doppio carpiato all'indietro per raggiungere la carpa!

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