lunedì 14 settembre 2009

Un po' di musica

Passeggiata per le vie romane, pensieroso, tanti flash che ti passano davanti agli occhi senza avere il tempo di riprenderti dal bagliore del primo flash che subito ne passa un altro. Giornata uggiosa che immancabilmente mi porta a riflettere su quello che sto combinando con la mia vita ed il bilancio sul lato affettivo non è affatto positivo. All'improvviso pioggia e tuoni allagano come al solito le strade, mi vengono in mente momenti della mia infanzia quando da piccolo timoroso di lampi e tuoni ci riunivamo tutti insieme in cucina in attesa che il temporale passasse. Quanto darei per rivivere un solo giorno della mia infanzia.

Scusate della piccola digressione. Il temporale ha fatto sì che mi riparassi nella Galleria "Alberto Sordi" dove c'è la Feltrinelli. Passeggiare per una libreria per me è un dolce passatempo, ci rimarrei per ore. Ad un certo punto mi attira la copertina di un CD musicale: due statue di bambini uno che piange, l'altro che sorride. Il cantante è Peppe Barra, ai molti forse questo nome non dice nulla, ma per chi è napoletano o campano è un punto di riferimento della musica e del canto popolare partenopeo. Da più di 40 anni è la faccia, la voce, la follia e il dolore di Napoli.

N'Attimo il suo ultimo lavoro, un CD autobiografico, uno sguardo alla memoria per raccontare il suo dolore, i suoi sogni, il suo amore. Tante belle canzoni, ma una in particolare mi ha colpito per la sua musicalità e per le sue parole: una delicatissima e nostalgica dichiarazione d'amore. Chissà se potrò mai fare anch'io una dichiarazione del genere. Ho così deciso di regalarmi questo CD.


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3 commenti:

Anonimo 14 settembre 2009 alle ore 22:11  

Uddio la prima parte del post ha fatto ricordare pure a me la paura dei temporali.
Per il panico mi nascondevo sotto il tavolo della cucina mentre la mia nonna, bigotta di prima categoria, aveva l'abitudine di bruciare l'ulivo sulla porta di casa per allontanare fulmini e tuoni.Però.....come mi piaceva il profumo di incenso!
Ehhhh dovevo fare il prete :)

Davide 14 settembre 2009 alle ore 23:42  

E' sublime camminare con i nostri pensieri nelle nostre belle città. Io camminando per Torino spesso faccio dei percorsi mentali che chiuso in casa non potrei fare. Ogni angolo di città suscita emozioni, e dunque pensieri, differenti. Poi sotto un temporale meglio ancora :D Meno male che abbiamo i portici!

Anonimo 15 settembre 2009 alle ore 15:34  

BEEEEEEEEEEEEEEEEELLI i temporali *_*

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