T’innamorerai…
La prima volta che l’ho ascoltata avevo da un mese compiuto vent’anni. Non sapevo cosa volesse dire innamorarsi, soffrire e far del male a qualcuno, non conoscevo il sapore di due lingue che si intrecciano, ignoravo quanto dolce potesse essere la paura, sganciandosi i blue jeans. La cantavo a squarciagola nella sua macchina, a ripetizione, mentre lo guardavo, senza per un attimo pensare al significato del testo. Non ero felice, ero curioso. Non ero innamorato, avevo voglia di sperimentare. Se non fossimo riusciti insieme a mettere su qualcosa di serio, non sarei di certo finito a svenarmi nella vasca da bagno. Dopo qualche mese, per telefono lo scaricai, senza versare una lacrima, freddo, distaccato, assente, come se stessi annunciando i programmi della serata in tv.
La seconda volta piangevo. Ero stato appena scaricato. No, oggettivamente non ero stato lasciato, lui aveva deciso da un giorno all’altro di interrompere repentinamente due mesi e mezzo di conoscenza. Pensavo di essere io quello forte, pensavo di avere tutto nelle mie mani, stavo tranquillo. Mi permettevo di puntualizzare che "non stavamo insieme, che stavamo uscendo e basta”. Per una strana legge del contrappasso fui avvertito della sua decisione per telefono. Cosa ancora più grave, con un messaggio di circa 400 caratteri. Non si era degnato nemmeno di dirmelo a voce. Ovviamente nel panico più totale lo richiamai più e più volte, mi rispose dopo innumerevoli tentativi dicendomi di farmene una ragione. Più la ascoltavo e più mi auguravo che quanto detto dalle parole di questa canzone si avverasse. Desideravo rabbioso che si innamorasse di un bastardo che gli dicesse bugie. Speravo che versasse tante lacrime quante a causa sua ne versavo io, speravo che il pensiero di avermi fatto del male lo tormentasse, speravo che soffrisse come mai avesse sofferto prima. Illuso.
La terza volta, ora. La ascolto e vorrei che tutto si interrompesse al “t’innamorerai, certo non di me”. Vorrei che fosse un augurio, una speranza, un motivo di gioia. Vorrei che ti innamorassi di nuovo, senza per una volta dover soffrire. Vorrei giurarti che succederà, vorrei essere al tuo fianco quando accadrà, vorrei che ci credessi quanto ci credo io. Vorrei vederti sorridere sempre, vorrei spazzare via quella cappa di pensieri che ti opprime e ti soffoca, non sai quanto lo desidero. Continuerò a crederci, a lottare, a sbatterci la testa, a farmi rimbalzare addosso le tue parole, a spronarti, a sorreggerti. E’ un mio sogno, è il mio volere, un mio obiettivo e come tale, seppur con molta presunzione, ti chiedo di rispettarlo e di aiutarmi e aiutarti a raggiungerlo…
Gigi
7 commenti:
Non ho ben capito il post Gigi. Spero non sia successo nulla. Non ho capito se è positivo o negativo. Mi auguro non riguarda Andrea e la vostra felicità
Anche se sopportare il caro Gigino non è semplice... anzi :-) Il post non riguarda noi... va tutto molto bene...
Per una volta mi intrometto io... e rubo la parola a Gigi :-)
La persona a cui sono rivolte queste parole dovrebbe andare fiera del tuo supporto e del tuo affetto. Pur non conoscendolo\a gli\le auguro di cuore di poter trovare quella felicità che tu speri possa ottenere.
Andrea meno male. Mi togli un brutto presentimento che non volevo :D
Meglio cosi!
EVVAI..............................
pure Andrea interviene finalmente a scrivere sul blog :D:D:D:D:D
Ma......quanto è duro sopportare Gigino? E' sardo :p:p:p:p ed offende gli utenti :))))))))))
anche se con un po' di ritardo, considera pero' che sono a 5.000km di distanza dall'Italia, un benvenuto ad Andrea :)
Ma che ritardo??? :-) Direi che sei più che giustificato! Cmq scrivo poco ma leggo sempre!!! Quando vedete un utente connesso da Novara e dintorni son io!!! ;-)
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