lunedì 7 giugno 2010

L'importanza di riconoscere i propri errori.


Quest’anno (quasi) con Andrea è stato davvero importante per me sotto tantissimi punti di vista.
Ho imparato che può esistere un NOI e non un IO prima di tutto. Ho imparato a ragionare per un bene comune ad entrambi e non solo al sottoscritto. Ho inserito nel mio vocabolario il verbo AMARE e l’ho dotato del significato esatto, assente da ben ventitré anni.
Ho fantasticato per la prima volta su progetti futuri che comprendevano l’unione di due vite completamente diverse, adattandoli in base alle esigenze di ognuno e mi sono impegnato attivamente per fare in modo che non restassero soltanto dei sogni.
Ho imparato che la fiducia sta alla base di ogni rapporto e senza quella, ogni storia, a distanza e non, è destinata a naufragare.
Ho imparato che quando si desidera ardentemente qualcosa, il mare non è un ostacolo, il telefono è molto più di un oggetto che mette in comunicazione due fredde voci metalliche e lo schermo del computer è molto più che un concentrato di pixel.
Ho levigato lati notevolmente spigolosi del mio carattere e benché rimanga sempre un testone di dimensioni cosmiche, almeno ho imparato a chiedere scusa e a riconoscere i miei errori.
Ho imparato che l’orgoglio non è sempre un sentimento positivo, soprattutto quando quello in eccesso ferisce la persona che ami.
Ho sperimentato quanto la condivisione di qualsiasi cosa sia incredibilmente bella. Condividere la felicità dona la stessa gioia ad entrambi. Condividere i dolori li rende meno soffocanti.
Ho imparato che non devo vergognarmi di ciò che sono.
Non devo vergognarmi nemmeno del percorso che mi ha portato a questa consapevolezza. Non devo vergognarmi delle menzogne che ho detto, dell’ossessione di essere scoperto, della volontà che NESSUNO sapesse come in realtà mi chiamo.
La strada verso il fatidico Coming Out credo sia ancora tristemente lontana, per ora chiedo scusa a tutti coloro che magari si sono sentiti o si sentiranno feriti da alcuni miei comportamenti, da alcune mie decisioni, dalla volontà di separare con un taglio netto la mia vita reale da quella virtuale.

Spero ci sarà il tempo per poter rimediare. Questo è solo il primo passo.

Giorgio

4 commenti:

-IlDave- 7 giugno 2010 alle ore 19:38  

:) mi hai intenerito, Giorgio.

Gianpaolo 7 giugno 2010 alle ore 19:45  

uff Gigi, cioè Giorgio... da dove si comincia? Stavolta è dura... io, purtroppo (nonchè per tua fortuna),ti conosco solo tramite quello che scrivi qui e ovviamente mi riesce difficile capire chi e in che modo puoi aver ferito.
Lo so... mi sono creato un'immagine magari un pò troppo pulita di te, essendomi basato solo sui post "seri" (anche se la mia vena cialtronesca mi costringe ad ADORARE soprattutto l'altro genere di post e quindi a non disprezzare affatto l'altro aspetto della tua persona :D ).
Apprezzo (e invidio) il tuo aver provato, ed essere riuscito, a cambiare il tuo carattere... evidentemente Andrea vale questo sforzo.
Dei comportamenti che adottiamo in conseguenza delle nostre paure non credo ci si debba vergognare, purchè si sia sempre agito in buona fede, cioè con la convinzione di non far del male a nessuno.
Il tuo percorso è sicuramente a buon punto anche se ti attendono ancora passi importanti da fare. Posso solo augurarti che il tutto accada nella maniera meno dolorosa possibile per te e per le persone che ami. ;)

P.S. quanto al tuo nome, devi sapere che l'ispettore Gadget, nonostante sia qui da pochissimo, lo sapeva già (prenditela col tuo amico Peppone che in un commento a non so più quale post ti aveva chiamato Giorgio). Ma non posso che apprezzare la scelta di "Gigi" data l'immagine che ho scelto per me stesso(per chi non l'avesse capito si tratta di "Gigi la trottola") :DD

Anonimo 7 giugno 2010 alle ore 22:05  

Penso che questo post renda Andrea felicissimo della scelta che assieme avete fatto!!!!!!!!!
Non ho avuto la fortuna di innamorarmi (solo piccole infatuazioni accipicchia a me e tanta tanta solitudine) ma ciò che scrivi mi rende cmq felicissimo di aver conosciuto, seppur virtualmente, un ragazzo che, dall'apparenza sbarazzina e sempre allegra, a volte pure rompiballe (quanto mi stavi là :p:p quando mi chiamavi zoccolona!!!!!), sta diventando un uomo con le ***** quadrate.
Mi è piaciuta moltissimo la frase in cui dici che "può esistere un NOI e non un IO": giustamente l'amore significa rinunciare al proprio io e condividere gioie e dolori con la persona che ti desidera.
Personalmente ti dico grazie per aver conosciuto Gigi e Giorgio.
Caxxo come devo chiamarti ora??
A me garba GIGIO :))))))))
Ecco per me ora sei Gigio perchè voglio tenermi stretto Gigè e pure Gio: il pubblico ed il privato di uno splendido amico.
Abbraccione GIGIOOOOOOOOO

desaparecido 7 giugno 2010 alle ore 22:53  

Che bello !! tramite i tuoi post leggo di voi due e mi si riempie il cuore per come è evidente che l'amore vi abbia arricchito rendendovi più forti e più felici.
non so che dire, mi viene solo: piacere Giorgio, io sono Luca :-)

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