mercoledì 29 settembre 2010

Chiesa, gioventù e omosessualità.

Mentre girovagavo sui vari forum, mi sono imbattuto in questo post:

"Ciao, sono un ragazzo di 19 anni. Tutti mi conoscono come un ragazzo buono, mite, dolce, disponibile, educato, onesto e pulito. Credo fermamente in Dio e frequento la messa tutte le domeniche, credo nei valori della castità e della purezza. Ho sempre rifiutato rapporti occasionali,  non ho mai comprato giornali porno. Eppure mi masturbo tutti i giorni e non riesco a farne a meno. Ho provato a resistere ma ho sempre ceduto. Devo farlo tutti i giorni ma me ne pento e mi disprezzo. Anche se fisicamente sono piccolino, minuto e bassino, anche se dimostro molto meno dei miei anni e sembro quasi un 13enne, ho una grande forza dentro di me che devo liberare per non esplodere.

Ma la cosa più sconvolgente per me,  è che da qualche tempo mi abbandono a fantasie schifose e ripugnanti,  a cose che nella vita reale non mi sognerei mai di fare. Mi piace immaginare di essere violentato da tre uomini contemporaneamente,  talvolta ho sognato di farmi masturbare da uno sconosciuto in un luogo pubblico come un cinema o un autobus, nelle mie fantasie desidero sempre più spesso di concedere il mio viso ad un imponente orgasmo di gruppo. Da un po' di tempo sono ossessionato dal desiderio di dare sesso orale agli uomini, ho sognato di darlo e... mi piace! Mi vergogno da morire, infatti non ne ho mai parlato con nessuno. Eppure sono cattolico, faccio la comunione, giuro di non essere gay, non lo sono mai stato e non lo sarò mai. E allora mi chiedo da dove nascono queste mi fantasie che mi vedono sempre come soggetto passivo di atti sessuali violenti e bestiali.”

Ora, sinceramente non saprei da dove cominciare. Qualcuno ha risposto “fattela sbattere in culo e vedi come si risolvono i problemi”.
E sostanzialmente, con parole maggiormente edulcorate il concetto resta quello.
Voglio dire, perché reprimere fino al punto di star molto male queste fantasie, certo magari eviterei di coinvolgere su un autobus i vecchietti che rientrano a casa dopo aver comprato il giornale, ma in nome di cosa poi?
In nome di cosa si sacrifica la propria felicità, lo stare bene con se stessi, il divertimento e la spensieratezza di quegli anni?
In passato mi è stato detto che io pretendevo di adattare la parola di Dio alle mie esigenze, che non facevo abbastanza sacrifici per Lui, che non mi preparavo in maniera adeguata alla santità che ci sarebbe stata dopo la morte.
Ma la vita per quanto mi riguarda è ADESSO. Ma poi, sarebbe giusto chiedere a mio figlio di fare sacrifici che non lo rendono certamente felice solo per suo padre? Sarebbe giusto imporglieli o fare in modo che li senta come un enorme peso che grava sulle sue spalle?
E così per me va trattata la fede. Non vedo perché dare dimostrazione con la sofferenza fisica e mentale di credere fortemente in qualcosa, quando ci si può benissimo credere e si può pregare senza seguire i dettami di improbabili scritture che dicono tutto e il contrario di tutto in base alle varie interpretazioni che nel corso dei secoli sono state date.
Interpretazioni discutibili e troppo ARBITRARIE per essere seguite alla lettera.
Perché non si lapida più una donna che commette un adulterio? (non nella religione Cristiana almeno).
Perché si può dormire nello stesso letto con una donna che ha le mestruazioni e non la si manda durante quei giorni, che ne so, nella stalla?
Su che base l’infrangere queste regole non è considerato peccato, mentre fare l’amore con una persona del medesimo sesso ancora lo è?
Io mi reputo proprio come il ragazzo qui sopra, buono, mite, dolce, disponibile, educato, onesto e pulito. E proprio come lui non ho mai comprato un giornale porno, o li ho trovati per strada o ho scaricato tutto da internet. E mi masturbo tutti i giorni, più o meno e se potessi tromberei tutte le volte che ho voglia. Sono piccolino, minuto e bassino e a 19 anni nelle mie fantasie non c’era solo un autobus strapieno di bei maschioni, non sarebbero bastati tutti i vagoni di un metrò.
E mi piace sperimentare, ma non me ne vergogno.
Giuro di essere gay e non mi vergogno nemmeno di questo.
E benché anche per me il percorso dell’accettazione sia stato parecchio lungo e doloroso, nonostante l’educazione cattolica ricevuta sono giunto alla conclusione logica che in me non c’è nulla di sbagliato, di sporco e di ripugnante.
L’unica cosa degna di tale aggettivi è il bigottismo imperante della Chiesa e il suo tentativo anacronistico di rendere attuali stralci di un libro dimenticato perfino dal suo autore. 
Per cui, mi scuso se posso apparire un tantino blasfemo, non è mia intenzione, caro ragazzo diciannovenne, se ti va di fartelo sbattere in faccia fallo pure senza timore, che Dio ha ben altre cose a cui pensare.
Sono i suoi inviati in terra che pensano solo a QUELLO.

Gigi

4 commenti:

-IlDave- 29 settembre 2010 alle ore 17:09  

Gigi mi trovo sempre più d'accordo con te. E dovremmo farci una chiacchierata perchè vorrei chiederti un po' di cose :)
Quando hai tempo e sarai libero da esami of course.

Anonimo 29 settembre 2010 alle ore 21:50  

Bohhhh sono perplesso sull'autenticità di un intervento di un ragazzo che nel 2010 possa scrivere queste cazzate!!! Ci sono dei controsensi che mi lasciano esterefatto. Masturbarsi è un bisogno fisiologico, ma sognare orge o cose similari mi sembra fuori da ogni canone. O il segarsi fa male a sto povero figliolo, o la testa nn ragiona perfettamente.
Tutto inventanto per me.

Gigi 29 settembre 2010 alle ore 22:04  

Davidino quando vuoi :) :) :)
Tanto appena finirà sto tormento degli esami sono certo che lo saprai, lo urlerò al mondo!!!

Manu Manu, i giovani d'oggi. Fidati che sognano questo e altro.
Coff coff

Ivan 2 ottobre 2010 alle ore 10:51  

Non sono più un ragazzino da tempo, anche se alle volte me lo dimentico, ma concordo con te Gigi pienamente, e per quel che vedo di una stramaggioranza di ragazzi, sarà dovuto ad Internet non lo so, ma è così.

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