mercoledì 28 settembre 2011

Solo una firma qui.


Tra tutti i lavori che mai vorrei fare, credo di poter piazzare al primo posto il venditore di qualsiasi cosa. In particolar modo quelli che si piazzano di fronte ai centri commerciali e adescano povere casalinghe sessantenni che tra buste della spesa da caricare in macchina e veloce controllo dello scontrino per essere sicure di aver preso tutto, firmano qualsiasi cosa come se si sentissero Lady Gaga in uno dei tanti bagni di folla all’uscita da un hotel. E loro lo sanno, maledetti. Puntano a quel momento di stordimento, quando le povere vittime si incasinano tra il carrello da riportare in mezzo agli altri, che sbadatamente cozza contro la portiera della macchina, la spesa da caricare nel cofano, mentre tutta l’attenzione è rivolta alle bottiglie di passata di pomodoro e a quelle dell’olio, che costa quanto un’ora di lavoro e all’euro da recuperare col moschettone del carrello 9 volte su 10 difettoso.

Mia madre, ecco, lei è l’esempio lampante. L’altro giorno è rientrata a casa con tre libri e un dizionario. Libri che tra l’altro visti tutti in fila sul tavolo non lasciavano presagire nulla di buono. Dicembre è un mese crudele, Strage,
La casa dei corpi sepolti.
Nel dubbio io, a Dicembre, spero di non essere più a casa. Nel caso sparissi, cercatemi in giardino tra le ortensie e i monconi delle rose.

Le dico “mamma, ma quanto hai speso per quei libri?”, col timore di chi già pensa che per tutta la settimana successiva dovrà mangiare pagine e cagare definizioni.

"Niente, me li hanno regalati”. Pure contenta, come la volta in cui una cassiera sbadata le conteggiò sei bottiglie d’acqua in meno. “Mi hanno fatto rispondere a un sondaggio, poi firmare, ma io ho chiesto eh, se dovevo pagare qualcosa, mi hanno detto di no”.

E certo, non fa una piega. Anche Olindo e Rosa una volta han detto no.
Peccato non si fosse accorta di quel maledetto asterisco che rimandava a fondo pagina, dove con carattere 5, o altrimenti detto carattere della casalinga miope, venivano specificate le condizioni dell’abbonamento. Un catalogo di libri a casa ogni due mesi con l’OBBLIGO di acquisto di almeno 10 volumi durante tutto l’arco dell’anno.

Ora, non sarebbe male dare una svecchiata alla libreria, dove tra le altre cose campeggiano enciclopedie mediche di trent’anni fa, in barba alla scienza e al progresso, raccoglitori stracarichi di idee per l’arredamento della casa, quando il vintage di oggi era la moda dell’epoca e manuali del fai da te che sbirciavo quando ancora la parola sega aveva un significato univoco. Però ecco, magari farlo in maniera meno losca e che non profumi di imbroglio sarebbe più soddisfacente.
Così le ho detto “Mamma cazzo, la devi smettere di firmare cose a caso, adesso prendi carta e penna e scrivi una lettera per disdire tutto”.

E così ha fatto, povera donna, in preda alla disperazione per essersi fatta fregare. Però è ganza quando vuole. Si è inventata che li avrebbe denunciati per truffa e li ha invitati a presentarsi a casa a ritirare i libri e il dizionario, scrivendo testuali parole che “glieli avrebbe tirati dietro, maledetti imbroglioni”.

E ora attendiamo con ansia la risposta. Comunque non lasciatevi fottere dagli stronzi che vi chiedono firme o vi mettono in mano qualsiasi cosa (mai che ti mettessero in mano un pisello) puntando sull’imbarazzo che potreste sentire nel restituirgliela. Sia che vendano libri, sia che chiedano donazioni per fantomatiche ONLUS. E sfanculateli non appena vi accorgete che qualcosa non va. Se vuoi soldi lo dici all’inizio.

E che cazz.

Gigi

15 commenti:

JC 28 settembre 2011 alle ore 15:23  

Capitò anche a me da adolescente di essere avvicinato da un'avvenente ragazza che mi sottopose a un questionario. Insospettito dal fatto che volesse essere sicura fossi maggiorenne, intuì l'inganno e fornì false generalità, portandomi a casa il libro in omaggio. Ma l'enciclopedia medica obsoleta ha per caso la copertina di finta pelle rossa?

Gigi 28 settembre 2011 alle ore 15:28  

Oddio Jc si, è rossa con una banda blu ed è composta da 12 volumi! Abbiamo qualcosa in comune? :)

-IlDave- 28 settembre 2011 alle ore 17:02  

Qui a torino ti fermano ad ogni angolo di via con la domanda "l'ultimo libro che hai letto?". Sono insopportabili. Mi fanno anche un po' pena sti ragazzi che devono fare sta cosa ... però effettivametne è una truffa in piena regola.

Gigi 28 settembre 2011 alle ore 17:46  

Esatto Da, son proprio quelli! Però cioè, arrivati a un certo punto, non ti obbliga nessuno a far quel tipo di lavoro. Nel senso che sei consapevole del fatto che stai truffando qualcuno, quindi sei responsabile tanto quanto lo è chi ti ha ingaggiato.

Gianpaolo 28 settembre 2011 alle ore 20:04  

A Bari, frequentando il centro, ne trovi quanti ne vuoi. Chi ti chiede qual è l'ultimo libro letto e chi qual'è la musica che ascolti maggiormente... io ormai faccio la DIVA NAVIGATA che viene assalita dai giornalisti per un'intervista e che con un semplice cenno di mano fa capire di non voler essere rotta il c**** U.U

A volte mi dispiace, come quando mando cortesemente aff***** quelli che ti chiamano a casa dai call center, perchè in fin dei conti stanno pur sempre "lavorando", ma poi come giustamente dice Gigi, anche se non sono loro ad orchestrare la "truffa" rappresentano comunque un tramite consapevole delle losche intenzioni del committente, quindi il vaffa se lo meritano, se pensano di poter racimolare dei soldini a scapito di qualche sprovveduto.

Marco 28 settembre 2011 alle ore 21:36  

Si però ci vogliono le dovute differenze.
A Bari, come dice giustamente Giampy, ce ne sono tanti che ti fermano.
Però in quel caso sai perfettamente a cosa vai incontro.
Loro ti dicono chiaramente che ti stanno proponendo un contratto con il quale sei obbligato a comprare quattro libri entro il primo anno associativo. Poi puoi pure buttare la tessera e nessuno ti romperà più le scatole. Unica rogna il fatto di dover disdire il "libro del mese" che altrimenti ti arriva direttamente a casa. In ogni caso puoi rinunciare all'invio tramite sms, mail, libreria,cartolina.
Insomma in questo caso parlare di truffa è esagerato. Ben diverso il caso di tua mamma in cui, in maniera ingannevole, le è stato fatto firmare un contratto.
Chiesto alla sorellona.
Da quello che ho capito entro tot giorni (una decina credo) può recedere ilcontratto senza pagare penali.
In ogni caso che la clausola (quella libri per intenderci) è scritta in maniera tale da non essere facilmente visible e leggibile, anche in quel casosi può disdire senza pagare.
Poi,ovviamente,ogni caso è assestante.
Come dicevi tu, cmq, alcuni contratti sono favorevoli se si intende ricominciare a leggere. Però bisogna VOLERVO. Essere fregati non è per nulla carino! :)

PS. Ora so come riconoscere Gianpy quando passo per il centro! :D

Gigi 28 settembre 2011 alle ore 21:49  

No No Marcolì, qui ti propongono un sondaggio, rispondi, ti dicono che è tutto gratis, che non ci sono abbonamenti, obblighi di acquisto ecc ecc e poi ti fanno firmare.

A Cagliari invece la prima e ultima volta che mi sono lasciato fermare, dopo il sondaggio pretendevano di trascinarti nel loro negozio, a due passi dallo stand. E a quel punto li ho sfanculati, cioè non solo ti truffano, in più ti fanno perdere tempo.

Addirittura la consulenza legale :) Va beh speriamo spariscano mò, la cartolina è stata mandata!

Gigi 28 settembre 2011 alle ore 21:49  

P.S. un figo come Gianpy, in centro si nota subito :)

29 settembre 2011 alle ore 00:09  

"E ora attendiamo con ansia la risposta. Comunque non lasciatevi fottere dagli stronzi che vi chiedono firme o vi mettono in mano qualsiasi cosa (mai che ti mettessero in mano un pisello)"
MA SAI CHE PRIMA DI LEGGERE TUTTO IL CAPOVERSO AVREI GIURATO CHE SARESTI CADUTO SULL'ULTIMA PAROLA?

Osssssignuuuur in che mani mette il suo coso il povero "Andrea" :P:P:P

Vince Symo 29 settembre 2011 alle ore 08:16  

... Ihihih... l'"allocca" della famiglia in situazioni del genere è mia sorella.
Ricordo ancora che una volta se ne tornò a casa con la copia firmata di uno di questi moduli; ne seguirono libri (a pagamento) inviati senza che nessuno li richiedesse a casa per diversi mesi.
Ce ne volle per fermarli, nonostante avessi fatto più volte reclamo ed inviato l'apposita cartolina per rinunciare all'abbonamento.

Mio padre avrebbe voluto strozzarla... :P

Gianpaolo 29 settembre 2011 alle ore 09:11  

@ Marcolino: quando arrivano i primi fredddi sono ancora più riconoscibile grazie al mio boa di struzzo fucsia che mi avvolge mentre VADO POSANDO lungo via Sparano U.U
Se sono di buon umore rilascio anche autografi :P

@ Gigi <3 <3 <3 XD

Pegasus 29 settembre 2011 alle ore 12:40  

Tu devi fare il comico, PUNTO! ahahah

A me ancora arrivano le lettere minatorie...probabilmente hanno avviato una causa perchè ancora non ho pagato i primi due libri dell'abbonamento....sono un allocco, devo fare un corso che insegni a dire "NO"
Piano piano sto imparando a tirare dritto ai tizi dei volantini, e già mi ci sono voluti anniiii ahahah

Marco 29 settembre 2011 alle ore 13:10  

Azzo Gianpy!!!
Mi domando come abbia fatto a non notarti tutti questi anni!
E pure di personaggi famosi, per Bari, ne girano pochi!
Uff..la prox volta vedrò di avere con me la mia agendina per gli autografi! Mica posso farmi sfuggire l'occasione!!!! :D :D
E allora sarò l'invidia dei blogger! :P

-IlDave- 29 settembre 2011 alle ore 13:39  

Io adesso ho adottato la tecnica "straniero": quando mi fermano con la classica domanda rispondo un innocuo "sorry i'm not italian, I can't understand you" e me ne vo. A seconda dell'umore alterno anche francese o tedesco :) Più raramente, anche se ugualmente efficace, quando li avvisto da lontano, estraggo prontamente il cellulare e inizio una conversazione tra me e me stesso degna di un oscar.

Gigi 29 settembre 2011 alle ore 13:42  

Ahahah mi fa sorridere che in un modo o nell'altro ci sono caduti un po tutti :)

Da, mi hai dato l'idea per un post, un giorno o l'altro ci lavoro su :)

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