giovedì 19 agosto 2010

Piccoli uomini crescono.


Tutto cominciò in una normale mattinata scolastica. Il periodo delle medie è di solito quello in cui la maggior parte degli adolescenti vede crescere e cambiare il proprio corpo, quello in cui iniziano a spuntare i primi peletti sotto le ascelle, i primi baffetti, la barbetta, quello in cui più o meno tutti iniziano a scoprire la sessualità e ad avere rapporti più o meno approfonditi col proprio corpo.
Tutti, ad esclusione del sottoscritto. Avevo fatto progressi rispetto a quando scambiavo figurine di Sailor Moon con le compagnette delle elementari e restavo incantato dinnanzi alle loro casette di Polly Pocket, in un certo senso ero cresciuto, sapevo che per evitare prese per il culo dovevo modificare alcuni atteggiamenti. Spesso, tuttavia, mi perdevo in pensieri del tipo “che bello se potessi bloccare tutti quanti e frugare nelle loro mutande” anche se tecnicamente non sapevo che fare.
L’idea di un pisello in bocca mi disgustava, povero stolto, il massimo che potevo farci era tenerlo in mano, così come si tiene una Barbie. E dopo? L’avrei infilato nella cabriolet rosa accanto a Ken? Avrei pettinato i suoi boccoli crespi con le spazzole di mia sorella? Si cioè, come potevano far l’amore due uomini? Ma in generale come si faceva l’amore?
Finché arrivò la fatidica domanda del mio compagno di banco che in un certo senso segnò la mia adolescenza.
“Ma tu riesci a farti le seghe e a sborrare?”.
“A fare coooooosaaaaaaaa?”
Ignoravo completamente come si facesse una sega, figuriamoci il resto. I giornaletti porno erano introvabili, una volta tra le altre cose, con il fascicolo di “esplorando il corpo umano” sottobraccio, mentre facevo finta di gironzolare per l’edicola, subì l’umiliante cazziatone dell’edicolante per aver urlato al mio amichetto dell’epoca “Che schifo quella sta facendo l’amore con una capra!” Ed effettivamente una troia in copertina veniva fottuta da un caprone, per dirla nel gergo attuale. Giusto in Sardegna poteva trovare spazio una rivista con una foto del genere in copertina. Rimasi talmente sconvolto, più dal sesso animalesco che dal cazziatone, che ancora ricordo perfettamente l’accaduto.
Comunque la domanda del mio compagno di classe non mi andava giù. Soprattutto dopo che si rivolse ad altri tre urlando per la classe “ma insomma, qui solo in quattro riusciamo a farci le seghe”?
Ho sempre mal sopportato la competizione, così quella sera tornai a casa deciso a trovare il metodo adatto per farmi una benedetta sega. Inutile dire che non ci riuscì…
Però di lì a poco successe una cosa strana…guardavo Tom e Jerry alla TV, i miei avevano appena comprato un mini televisore da piazzare nella cameretta che all’epoca condividevo con mia sorella. Erano tipo le dieci di notte, lei già dormiva. Iniziai quasi inconsapevolmente a sfregarlo sulle lenzuola provando incredibilmente piacere e così continuai per un bel pò. Alla fine il risultato fu devastante, infatti sfregai talmente tanto che alla fine sanguinò. La cosa strana è che non mi faceva male, però l’indomani mia madre trovò le mie candide mutande bianche macchiate di rosso…
Ero diventato una donna! O mi erano venute le stigmate.
Non ricordo esattamente come sopravvissi al terzo grado di mia madre proiettata già verso l’AIDS, l’Ebola o la Gonorrea, però decisi che non era il caso di continuare, forse avevo sbagliato metodo.
Qualche settimana dopo venne in mio soccorso l’amichetto con il quale giocavo per strada che durante una stupenda chiacchierata da uomo a uomo mi mise il suo pisello in mano al fine di mostrarmi come ci si segava. Beata ingenuità.
Nonostante i vari perfezionamenti ero ben lontano dal venire e non capivo perché…in fondo provavo piacere.
Successe quasi per caso, una mattina, mentre facevo i compiti prima di andare a scuola. C’è chi li fa dopo pranzo, io come un deficiente per avere la serata libera mi alzavo anche alle cinque di mattina. Da un po’ di tempo le erezioni erano diventate più frequenti e senza fare praticamente un cazzo, quella stessa mattina, mi ritrovai tra le mani una sostanza quasi trasparente e leggermente collosa. Mi accorsi che in un certo senso potevo dire di essere diventato un ometto.


Ma che cazzo, tra le altre cose volevo scrivere un post sui luoghi più strani nei quali mi son segato e su tutte le volte in cui c’è mancato poco che mi sgamassero ed è venuto fuori sto pseudo racconto adolescenziale…
Va beh, tengo caldo l’argomento per le prossime volte…



(maial) Gigi

18 commenti:

Pegasus 19 agosto 2010 alle ore 16:36  

Innanzitutto una domanda...ma che c'entra che guardavi Tom & Jerry? Lo facevi mentre ti sfregavi? Dillo che ti immaginavi una rincorsa tra palestrati sudati invece di un gatto e un topo!! ahuah
Comunque hai avuto delle esperienze abbastanza traumatiche cavolo! Prima il caprone in copertina, poi il sangue che ti ha fatto pensare di avere il ciclo O.o
Hai recuperato quando il tuo compagno te l'ha dato in mano...aaah che fortuna! a me non è mai successo nulla di simile doh!
Anche io per la prima sega ci misi un pò, iniziò a dirmi come si fà mio cugino, e mi ricordo che io non capivo nulla, soprattutto il perchè lo dovessi fare!
Poi c'era mio fratello che era più grande e ovviamente ci riusciva, ed io ci rimanevo abbastanza male a non riuscire a tirar fuori quel liquidino! Traumi della vita! A parte gli scherzi, a quell'età ti vengono i complessi a non riuscirci, poi solo col tempo capisci che era solo perchè eri più piccolo o perchè i tuoi coetanei avevano un anticipo di un pò di tempo.
Comunque ero piuttosto ingenuotto alle medie, più che altro perchè non potevo condividere il mio piacere con quello dei maschi, l'ho sempre detestati! A tutt'oggi non ho neanche mezzo amico maschio, mi chiedo come farò ad avere un ragazzo!!
Ok chiudo il poema, avevo tanta roba da scrivere! ihih

Gigi 19 agosto 2010 alle ore 17:10  

Eh Giacomo, non ne ho idea, però di quella sera ricordo nitidamente anche cosa passava in tv...
Comunque non mi immaginavo niente dai! Ero pur sempre un giovin fanciullo inesperto!
Comunque anche io mi vantavo con mio cugino più piccolo appena avevo "imparato" a venire :)
Io vedi, alle medie ho dato una svolta, prima stavo solo con ragazze, dall'estate della quinta elementare ho iniziato a farmi gli amichetti. Perché alla fine vuoi o non vuoi qualcosina si pescava sempre...
Al liceo poi, migliore amico assolutamente maschio etero e ancora oggi è così.
Forse quello che più mi è mancato da piccolo è stato un amico particolare, col quale andare oltre le semplici palpate con gli amichetti...

Pegasus 19 agosto 2010 alle ore 17:51  

No però mio cugino anche lui era più grande =)
Mi hanno proprio "iniziato" alla masturbazione quelli più grandi di me, ovvio che poi sono cresciuto complessato ahah! Sentendo le varie esperienze molti parlano di palpate con gli amici, ma io anche quello zero spaccato, non mi avvicinavo proprio perchè non avevo nulla a che spartire! Al massimo negli spogliatoi cercavo di guardare i corpi dei ragazzi ma senza farmi notare.
Comunque è molto bello che ti sia rimasto il migliore amico etero sin dal liceo! =)

Gianpaolo 19 agosto 2010 alle ore 19:50  

caro Giacomo, manco io posso parlare di 'ste palpatine tra amici... da un lato il mio senso del pudore era altissimo e dall'altro mi sa che erano tutti etero(e a tutt'oggi mi risulta che sia così... porca pupazza!)

Il massimo episodio (nonchè unico) rientrante nel "genere" fu in prima media col mio compagno di banco che, durante una lezione, mi mostrò che un certo "gonfiore" non era dovuto ad una gomma o una matita nascosta nelle mutande... Io, che evidentemente già promettevo bene, avevo capito perfettamente di cosa si trattasse e OVVIAMENTE chiesi di fornirmi la "prova" che non c'era trucco e neppure inganno...
Lui, per la verità, non aspettava altro che di farmelo vedere, visto che era da giorni che rompeva co 'sta storia.
La cosa si chiuse lì, ma mi sa che poteva andare mooolto più in là... come diceva Gigi: BEATA INGENUITA' ;)

Gigi 19 agosto 2010 alle ore 19:57  

La questione che non mi è chiara Gianpy, è che a quell'età, sia che te lo facciano vedere, sia che te lo facciano toccare e viceversa, che te lo tocchino, rimangono tutti etero tranne te.
Mi è successo con tre persone (credo) e ora son tutti e tre felicemente fidanzati con donne, che io sappia.
Sarà che essendo ggggiovani alle prime esperienze non si buttava via gnaaante!

Fortuna va che all'epoca eravamo tutti pudici e un pò addormentati. Se no che gran troia sarei stato!

Gianpaolo 19 agosto 2010 alle ore 20:12  

buhauhauhauh Gigiiiii !!!
Effettivamente la timidezza e il senso del pudore, nonchè la paura di essere sputtanati, ci hanno privato di tante "soddisfazioni", ma per lo meno ci hanno salvato dalla ZOCCOLAGGINE :D

Pegasus 19 agosto 2010 alle ore 21:38  

Oh ragazzi vi piace il mio nome oggi! ahah

@Gianpy: Idem, anche io ero molto chiuso e timido, altri tempi! e anche in classe delle medie erano tutti etero ahimè! Ero venuto a sapere che si masturbavano ai campetti insieme, ma io non l'avrei mai fatto.

@Gigi: Ma infatti secondo me sono tutti bisessuali, toccare il cazzo ad un altro ragazzo è comunque una forma di omosessualità, che che ne dicano! Quello che penso è che non esista un eterosessuale completamente eterosessuale o un omosessuale completamente omosessuale, la sessualità è dinamica e ha varie forme, non si nasce sessuati in un certo modo, ma la sessualità si modella durante lo sviluppo della persona in questione.

Di nuovo @ Gianpy: Io invece mi ci sto addentrando nel tunnel della ZOCCOLAGGINE! :D ahuah
In attesa dell'uomo giusto mi faccio quello sbagliato ahuahuahuah

Gigi 19 agosto 2010 alle ore 21:57  

Peggy IDOLO *_*

Gianpaolo 19 agosto 2010 alle ore 22:07  

Giacomo, condivido pienamente il discorso sulla sessualità: credo che nessuno sia davvero totalmente etero o omo; credo che ci possa essere una predisposizione genetica a far prevalere una delle due "opzioni", ma credo anche che il modo in cui viviamo almeno i primi anni della nostra vita possano incidere nel determinare la "prevalenza" di una sessualità sull'altra.
Troppo spesso si parla della sessualità come di qualcosa di assolutamente rigido e definito: per alcuni sicuramente lo è, ma per altri può davvero trattarsi di una semplice LEGITTIMA scelta tra le due "opzioni"... ammesso che siano solo due :D

PS. salviamo Pegasus dal tunnel della ZOCCOLAGGINEEEEEEE!!!!!!

EDIT: vabbè va, per quest'estate divertiti pure... ma entro la fine dell'anno ti voglio vedere felicemente maritato! ;)

Gianpaolo 19 agosto 2010 alle ore 22:27  

ops!! ma mi ero dimenticato di illuminarvi sulla mia esperienza nel mondo della SEGA™ : per farla breve, oltre ad essere capitato OVVIAMENTE con notevole ritardo rispetto alla norma (praticamente mi faceva schifo la sola idea...), è accaduto solo per scopo TERAPEUTICO. Da un po' di giorni facevo dei sogni tutti a tematica soft-core che mi causavano le famigerate polluzioni notturne (che all'inizio scambiai per una sorta di incontinenza in tarda età...). Assodato che non mi stavo urinando addosso, mi ricordai di quanto lessi in una rubrica tenuta da un sessuologo su una rivista.
Questi, per l'appunto, rispondeva ad un lettore in merito alle polluzioni e come "rimedio" consigliava proprio di dare inizio alle partite con i videogames della SEGA™ !!
Ahò! non ci crederete, ma funzionò alla grande!! :DD
Che genio quel sessuologooo!!!! :DD

Anonimo 19 agosto 2010 alle ore 22:32  

Post di alto contenuto scientifico ed umanistico:D:D:D
Ed i commenti successivi sono ancora più esplicativi di come imparare e farsi le seghe........

Sono passati così tanti anni da quando ho iniziato che non ricordo più nè la prima volta nè se ero solo o in compagnia: cmq mi sembra in seconda media.
A 15 anni però è successo un fattaccio che è e rimarrà indelebile. Come la maggior parte stavo guardando una rivista porno appoggiato alla finestra della camera e scuotevo il pisellino; nel cortile non ci stava nessuno ed ero così intento a fare le mie cosette che non mi accorsi della presenza di una signora sull'albero di ciliegio che dava proprio sul cortile: porca mignotta, ho pensato, ora mi ha visto e, preso dal panico, ho tirato su i jeans senza tirar su prima gli slip. Dio che doloreeeeeeeeee!!!!! Con la zip ho preso il glande ed il segno è ben visibile!
Al Liceo (in collegio) behh misurarsi il pene in erezione, prima di una sega di gruppo, era poi la cosa più emozionante; tutti con il metro da sarto aaahhhhhhh. Il bello poi che il sarto aveva il vizio di mettere spesso il metro in bocca quando doveva prendere delle misure :p:p:p:p
A proposito di zoccolaggine, finalmente il (maial) Gigi ha messo la testa sulle spalle e non mi chiama più ZOCCOLONA :-)

Pegasus 19 agosto 2010 alle ore 22:34  

Gianpy hai detto bene, la penso assolutamente così, le persone che hanno una sessualità rigida ed impostata la possiedono soltanto perchè sono cresciuti in una determinata maniera e con un modo di pensare ristretto, oppure avendo un carattere chiuso, perchè "in potenza" ogni sessualità è mobile. E sempre come dici tu, i primi anni sono quelli che incidono quasi maggiormente, ciò spiegherebbe perchè io come molti altri sin da piccolo manifestavo tendenze omosessuali e non come la gente pensa che uno necessariamente "lo scopre", alcuni lo scoprono si, perchè hanno avuto un percorso diverso e quindi magari è rimasta una cosa inconscia divenuta manifesta a posteriori, altri possono sentire il bisogno di una relazione omosessuale in seguito a determinati eventi, insomma la vita, la sessualità, e un mucchio di altre cose, sono più complesse di quanto le facciamo!

Ps: Ahahahah eeeh sapessi caro :D la mia zoccolaggine è fresca fresca, bisogna vedere se me la fanno mandare avanti sti ragazzi! ahah

Anonimo 20 agosto 2010 alle ore 09:22  

ah ah...ma stai bruciato XD

alessio

Anonimo 20 agosto 2010 alle ore 09:22  

ah ah...ma stai bruciato XD

alessio

Ivan 20 agosto 2010 alle ore 09:49  

Oooola, finalmente un post di alto valore antropologico al quale darò il mio dovuto contributo...
Mi ha fatto tornare in mente tanti ricordi molto precisi... come il primo bacio ad una ragazzo, dato a 5 anni (ricordo ancora l'emozione).
E direi che la prima sega non si scorda, anche se avevo 11 anni da poco, serio come non esiste e non lo sarò mai più, timido, introverso e altamente pudico, anche li sono cambiato... ma questo mio senso del pudore non impediva le sbirciate negli spogliatoi della piscina, anche se non ho avuto la fortuna di tenerne uno in mano prima di tanti ma tanti anni...
Mi era successo d'estate nel letto ma non avevo capito proprio nulla, sconvolto dall'onda meravigliosa che mi aveva percorso, e tentai i giorni successvi di riprodure senza riuscirci quello che mi avevo aperto le porte del paradiso... Infine, aiutato dalle lenzuola ci sono riuscito, e nei giorni successivi pezzi di tessuto non proprio candidi finirono sopra l'armadio. Quando mia Mamma li scopri, fu una tragedia totale, ma da quel giorni mi sono comunque dato da fare in tutti i modi e posti possibili, senza tra l'altro nessuna connessione mentale tra questo e i ragazzi, il solito ritardato... Mi attiravano eccome, ma la nozione stessa di gay era totalmente assente dal mio cervello. Come tutti noi, mi inventavo le ragazze per essere simile ai miei compagni mentre sognavo di baciare i ragazzi.

Ninfadora 16 marzo 2013 alle ore 20:15  

I ragazzi che si masturbano in compagnia, scoprendo cosi questa antica arte, sono tantissimi, molti più di quel che si creda. E sono per lo più eterosessuali...
date un occhiata al mio blog...:)

Anonimo 16 giugno 2013 alle ore 08:01  

Certe persone si scocciano quando una frase non finisce come loro patata.

Anonimo 21 maggio 2014 alle ore 16:54  

Aiutooooo non riesco a masturbarmi ho 11 anni e ne compio 12 tra poco nn so cmw si fa vi prego aiuto!!!

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