C'è chi impiega il proprio tempo libero a guardare ore di televisione, chi lo trascorre girovagando senza meta per tutto il web,chi preferisce oziare sul divano stile ippopotamo del Nilo,chi mette su tonnellate di muscoli in palestra,chi legge libri di alta cultura e chi sfoglia riveste pornografiche,chi spia dalla finestra il proprio dirimpettaio,chi improvvisa coreografie sulle note di Britney Spears o Lady Gaga,chi si prende coccoloni in serie leggendo le variopinte dichiarazioni del nostro presidente del consiglioe chi studia mille piani malefici per eliminare a scelta, Tonio Cartonio o il fastidiosissimo omino delle suonerie, che con la canzone su Materazzi c'ha devastato per mesi. Qui dentro NON facciamo niente di tutto questo. O forse si? Io al posto vostro darei un'occhiata...
Non sono un fan di Celentano nonostante ami le sue canzoni, molto meno invece i suoi monologhi. Ma questa volta mi trovo pienamente d'accordo con lui. Il nucleare è un'illusione momentanea che ci libera dalla dipendenza dei paesi possessori di petrolio e gas per incatenarci nel braccio della morte. Una centrale nucleare costa tantissimo, per poter ammortizzare i suoi costi bisogna tenerla in funzione almeno una ventina d'anni, ma i rischi che dobbiamo sopportare sono tantissimi. Si pensi che una fuoriuscita di plutonio nell'ambiente impiegherebbe 24mila anni per dissolversi, una tempo mostruosamente alto. Eppure ci sono tantissimi a favore del nucleare, ma proprio a questi io chiedo di riflettere con maggiore attenzione e se sono ancora convinti delle loro idee li invito a farsi avanti e dare la disponibilità a farsi costruire una centrale nucleare davanti casa propria. Già ieri sera ad Annozero il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, pro-nucleare convinto ha detto che la Lombardia è autosufficiente e non ha bisogno di centrali. E' come dire "io sono a favore, ma meglio che le facciano da un'altra parte". Qualcuno potrebbe obiettare che la Francia, la Germania e altri paesi europei confinanti ce l'hanno da tempo il nucleare, e quindi? Questo dovrebbe giustificare la proliferazione di centrali nucleari anche qui in Italia?
Cosa si sta facendo sulla ricerca per le energie alternative? Quali sono i passi fatti in tal senso? Quante risorse finanziarie sono state investite? Secondo me molto poche.
Il 12 e 13 giugno andiamo al Referendum. Facciamo sentire la nostra voce sia a favore sia in dissenso, ma andiamo a questo benedetto referendum. Il referendum è un potere fortissimo che hanno gli italiani, molto più forte delle stesse elezioni perchè con questo strumento gli italiani decidono se una legge deve continuare a vivere o essere abrogata. Non boicottiamolo, iniziamo fin da ora a convincere i nostri genitori, parenti, amici, colleghi di lavoro a dedicare 10 minuti del loro tempo per andare in cabina elettorale ed esprimere il proprio voto.
Infine un appello a tutti i lettori a donare 2 euro al Giappone per le sofferenze che sta vivendo in questi giorni, inviate un SMS al numero 45500 (attivo fino al 15 aprile) per inviare la vostra donazione alla Croce Rossa Italian pro emergenza Giappone.
... io ancora non ho capito perchè ci si è arrogati il diritto di adottare provvedimenti (di cui però ignoro la natura dal punto di vista giuridico) contraddicendo l'esito referendario. D'accordo che un referendum non ha valore per l'eternità, ma avrei trovato più corretto che si fosse proposto un nuovo referendum per vagliare l'attuale posizione degli italiani circa il nucleare e solo in seguito ad un esito positivo si fossero stipulati gli accordi per la costruzione delle nuove centrali. Invece, ma non c'è da stupirsi, si è preferito agire esattamente nel modo inverso (cavalcando tra l'altro l'onda della grave crisi petrolifera, mentre ora sarebbe "sciacallaggio" cavalcare l'onda della catastrofe giapponese...).
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1 commenti:
... io ancora non ho capito perchè ci si è arrogati il diritto di adottare provvedimenti (di cui però ignoro la natura dal punto di vista giuridico) contraddicendo l'esito referendario.
D'accordo che un referendum non ha valore per l'eternità, ma avrei trovato più corretto che si fosse proposto un nuovo referendum per vagliare l'attuale posizione degli italiani circa il nucleare e solo in seguito ad un esito positivo si fossero stipulati gli accordi per la costruzione delle nuove centrali.
Invece, ma non c'è da stupirsi, si è preferito agire esattamente nel modo inverso (cavalcando tra l'altro l'onda della grave crisi petrolifera, mentre ora sarebbe "sciacallaggio" cavalcare l'onda della catastrofe giapponese...).
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