mercoledì 20 luglio 2011

La famiglia secondo il popolo di Google.

Ogni giorno tra tv, radio, internet e giornali assistiamo impotenti al goffo tentativo di qualche pirla con evidenti deficit cognitivi, che si arroga il diritto di dare una propria definizione di famiglia. Come se la politica non avesse di meglio a cui pensare. Come se il problema più urgente dell’Italia fosse forgiare nello Zingarelli con lettere di piombo il significato di famiglia. I più recidivi restano quei gran simpaticoni di Rocco Buttiglione e Paola Binetti che ad intervalli regolari tentano di uscire dal medioevo politico nel quale sono relegati con sparate che rasentano l’omofobia. Stesso discorso per il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri, Carlo Giovanardi, impegnato attivamente nella lotta contro i manifesti Ikea. Perché saranno la rovina del mondo.
Il termine preferito resta sempre quello di “Famiglia Tradizionale”. Come se fosse il prodotto tipico di un paese, alla stregua delle famose ceramiche di Capodimonte, del vetro di Murano o della bagna cauda piemontese. Una domenica si e l’altra pure, anche quel vecchio vestito di bianco, no, non Gandalf, quell’altro che predica umiltà e vive in un lussuoso “palazzo” d’epoca, dal balcone della sua finestra, lancia strali contro le famiglie arcobaleno che poi vengono ripresi da tutte le principali agenzie di stampa. Che poi mi chiedo perché abbiano così tanto valore le parole di un anziano arteriosclerotico che l’unica dote che possiede è quella che siamo costretti a versagli in banca con l’8x1000.

Questa doverosa premessa perché pare giusto che ogni testa di minchia possa esporre la propria idea di famiglia in pubblico. Perché se è vero che la censura non è una soluzione, mi sfugge il motivo per cui tv, giornali e qualsiasi mezzo di informazione esistente in Italia, riportino le opinioni dei delinquenti succitati come qualcosa di autorevole, qualcosa del quale il popolo non può fare a meno. Io vivrei comunque bene senza conoscere le opinioni di Buttiglione & Co. Anzi vivrei pure meglio.

Detto questo, vi offro uno stralcio della famiglia secondo le chiavi di ricerca utilizzate per arrivare su Blog in Pillole. Per farci due risate sulla deficienza delle persone e perché di fronte a certi pensieri partoriti dalla mente umana, non si può far altro che ridere.

A Voi la famiglia secondo le chiavi di ricerca di Google, realmente utilizzate per accedere qui, su BloginPillole:

Chiavi di ricerca 2P.S. In mezzo c’è finito un “mi trombo una pecora”. Provate a dire che qui in Sardegna le pecore non sono animali domestici!

Gigi

3 commenti:

Signor Ponza 20 luglio 2011 alle ore 12:20  

Insomma, nella famiglia tradizionale sono tutti voyeur.

Gigi 20 luglio 2011 alle ore 14:52  

uhauhauh si, per riassumere è stupendo :) E anche un po' gerontofili e zoofili!

Anonimo 20 luglio 2011 alle ore 21:12  

"mi trombo una pecora" è la ricerca di Gigi fatta in un momento si sconforto prima della laurea :P:P:P

Noto che la coabitazione con un fine osservatore politico ha portato pure Gigi ad occuparsi di cose serie anche se il l'accostamento fatto di quel vecchio vestito di bianco nn poteva uscire da altre menti :))))

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