lunedì 22 agosto 2011

La prima volta (summer re-edition parte 4°)


Recitava più o meno così:

“Sono a Cagliari. Oggi dormo da un’amica, domani se ti va possiamo vederci, ma dopo devi venire via con me”.
Iniziai freneticamente a guardarmi attorno. Non l’avevo mai visto e lui non aveva mai visto me, ma l’idea che fosse in città mi metteva agitazione. Ci eravamo descritti spesso. Cercai tutte quelle caratteristiche che potevano balzare all’occhio. Alto circa un metro e ottanta, crestino semibiondotinto, orecchini. Mi resi quasi subito conto che la descrizione corrispondeva a quella del fighetto cagliaritano medio. Decisi di chiedere cosa intendesse con il “vieni via con me”, dato che il programma di Saviano e Fazio su raitre era ben lontano dall’essere messo in onda. 

La risposta mi gelò.

“Voglio portarti a casa mia, farti conoscere i miei amici, la mia famiglia, il posto in cui vivo”.

Sbottai malamente, lo chiamai e lo insultai. Purtroppo all’epoca non avevo ancora ben chiaro il concetto di diplomazia. In effetti cos’avrei potuto aspettarmi dalla stessa persona che aveva detto di volermi bene dopo sole poche ore di conoscenza. Gli dissi di odiare profondamente queste cose, di odiare il suo bruciare le tappe ad ogni costo, di odiare questo tipo di sorprese. Avrei preferito incontrarlo senza condizioni, ma purtroppo non riuscimmo a trovare un accordo. Misi giù. Lui continuò a chiamare, io non risposi. Fino all’una di quella sera, quando

stanchi e sfiniti decidemmo di smettere di litigare.
Parlammo del più e del meno come ogni notte. Parlammo di quell’incontro progettato da giorni e che forse stava per diventare realtà. Parlammo dei nostri sentimenti, delle nostre emozioni, delle nostre paure, delle nostre paranoie. In fondo mi trovavo bene con lui, avevo  imparato a conoscerlo, mi fidavo. Senza che ancora oggi mi sappia dare una motivazione logica e sensata, gli comunicai di sentirmi finalmente pronto alla partenza con lui.

Il fatidico incontro avvenne all’interno di un centro commerciale, l’indomani alle nove di mattina. Il che significava dormire si e no quattro ore, ma quando si è giovani e sani lo si fa senza nessun tipo di problema.

La sveglia suonò ben due ore prima dell’incontro. Stanco e teso mi preparai. Avevo una fottuta paura. Non ci eravamo mai visti nemmeno in fotografia. Iniziai a chiedermi (alla buon’ora) come avrei fatto a riconoscerlo. Mi si strinse lo stomaco e una vagonata di domande mi piombò addosso. E se non gli piaccio? E se non mi piace? E se non riesco a parlare? E se rimane deluso? 
Uscii di casa col tipico mal di pancia da primo incontro e in venti minuti arrivai al centro commerciale, entrai. 
Decisi di coprire tutta la superficie del supermercato partendo dal primo scaffale. Freneticamente iniziai la ricerca. Lui no, lui no, lui no. Lo ricordo come fosse oggi, arrivai al banco della macelleria. Stava lì, carrello semipieno che ordinava della carne. Alto, orecchini, crestino semi-biondo, non magrissimo, occhiali, jeans, maglietta blu a maniche lunghe con orologio bene in vista chiuso sopra la manica. Non avevo dubbi era lui. Il primo impatto fu abbastanza deludente, come faccio di solito, avevo viaggiato molto con la fantasia. Sognavo Brad Pitt e mi si era presentato davanti Antonino di Amici nonsoqualeedizione. Lo seguii, cercai di carpire qualcosa in più sulla sua personalità da ciò che infilava nel carrello, come uno di quei test idioti che si trovano su Oggi. “Dimmi che pasta compra e ti dirò chi è”.  Dopo una decina di minuti, poco prima di incorrere in eventuali denunce per stalking,  passai velocemente nel corridoio tra gli scaffali di fianco al suo e lo aspettai al varco, come se lo dovessi stordire a colpi di baguette. Appena fu davanti a me bloccai col piede il suo carrello. Come a dire “bello, o paghi il pizzo o non prosegui”. Ci guardammo negli occhi. Due secondi di smarrimento, un sorriso da ebete e finalmente ci conoscemmo.

Gigi

6 commenti:

23 agosto 2011 alle ore 11:11  

Chi ha rubato il mio commento???
aiutoooooooooooo ci stanno i ladri

23 agosto 2011 alle ore 11:13  

cmq, Gigi hai fatto una descrizione un pò bislacca di Lapo Elkan: non l'ho mai visto con i capelli a cresta di gallo cedrone ;)

PS aggiungimi ai contatti Gio.....sennò con te chiudo le tube!!

Vince Symo 23 agosto 2011 alle ore 13:28  

Ma sei un piccolo mafioso, Gigi!?! :O :P

Gigi 24 agosto 2011 alle ore 01:41  

Si Vince, lo aspettavo al varco per riscuotere il pizzo :)

Mandorlamara 6 settembre 2011 alle ore 18:55  

A grande richiesta la 4 parte!
Grazie

Gigi 6 settembre 2011 alle ore 21:33  

grazie a te per essere passata ;)

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