Sposiamoci in Sardegna
Ben presto la Sardegna verrà invasa e colonizzata dai Cinesi (e direte, dove sta la novità?) Dopo il lungo dominio spagnolo, del quale ancora oggi sono rimaste numerose tracce, nella lingua, nelle tradizioni e nei monumenti, venti coppie provenienti direttamente da Shangai festeggeranno il loro viaggio di nozze nella nostra splendida isola.
PERCHE’??? A fine ottobre partirà il famosissimo reality show cinese “Rose Wedding”, trasmesso ogni sabato sera sulla principale emittente televisiva che si prefigge come obiettivo quello di spiare i primi giorni di nozze di questi poveri venti disgraziati. E da un certo punto di vista meglio così, suppongo che sotto l’occhio diretto delle telecamere 24h su 24 eviteranno di figliare come solo loro (gli opossum nani e i cavallucci marini) sanno fare.
La location che farà da sfondo ovviamente sarà la Costa Smeralda. La troupe si sposterà da Olbia ad Alghero e di volta in volta sceglierà il luogo in cui ogni neo-famiglia deciderà di stabilirsi e di aprire il proprio negozio di vestiti, di cianfrusaglie, il proprio ristorante o come giustamente studio aperto ha fatto spesso notare, il proprio salone per tinta, taglio e piega col phon. Ovviamente scherzo.
Cito comunque una frase dal quotidiano di Alghero:
“Per comprendere appieno la potenzialità dell’iniziativa è sufficiente pensare che ogni anno, nella sola area di Shanghai, si sposano mediamente centocinquantamila coppie, la città conta diciotto milioni di abitanti ed il distretto ne comprende complessivamente centosettantacinque milioni”.
Ecco. Immaginate che significa vedere pubblicizzata la propria isola, di sabato sera, sulla prima rete cinese, in ogni centro commerciale, su ogni autobus, su milioni di cartelloni pubblicitari. Un business incredibile, un incremento dei viaggi verso la Sardegna assurdo, una vera e propria colonizzazione. Per un’isola che trae maggiori fonti di guadagno dal turismo, una vera e propria botta di culo.
Ma sarà veramente così? Spero di non ritrovarmi a Natale a mangiare anatra al bambù piuttosto che the original porceddu sardo.
Gigi